Tanta commozione al VI Memorial di Gaetano Musella. Nella splendida cornice dello stadio Romeo Menti si è tenuta ieri pomeriggio la sesta edizione della manifestazione in ricordo del campione che ha incantato i tifosi di numerose piazze, tra tutte Napoli e Juve Stabia. Numerosi i partecipanti del panorama calcistico e non. «Nino era il genio del calcio -ha affermato ai nostri microfoni Vincenzo Onorato, ex attaccante delle vespe- ho avuto l’onore di giocare con lui a Castellammare. È giusto che ogni anno si svolga l’evento in suo ricordo. Un’organizzazione impeccabile, con la speranza che anche il prossimo anno ci rincontreremo tutti qui. Nino era una persona per bene, un grande uomo e un campione.» Il commento dell’ex sulla stagione delle vespe. «Vittoria frutto di una grande organizzazione, in cui l’allenatore ha fatto la differenza, portando questa società, questa squadra e questo popolo in Serie B meritatamente. Ci sono società che hanno speso tanto senza fare niente. I meriti vanno anche al direttore, che, nonostante la sua giovane età, è stato capace di allestire una bella rosa. I meriti vanno alla società, alla curva e alla squadra. Per fare una bella torta ci vogliono tanti ingredienti. Ho vinto cinque campionati nella mia carriera e so come funziona. Non sottovaluterei nemmeno il custode del campo, i massaggiatori ecc. Dietro c’è il lavoro di tutti. Adorante? Non voglio azzardare. Questo ragazzo farà meglio in B che in C.» Nel mentre, arrivano le proiezioni dei possibili accoppiamenti per i Primi Turni della Coppa Italia. La Juve Stabia potrebbe affrontare la Torres, squadra militante in C reduce dalla sconfitta ai play-off in favore del Benevento. La vincente potrebbe affrontare il Napoli al Maradona. Le gare dovrebbero disputarsi il 3 o il 4 agosto per il turno preliminare, il 10/11 agosto invece per i trentaduesimi di finale. «Era una grande persona, oltre che un grande uomo -ha raccontato Vincenzo Feola, ex difensore gialloblù- era sempre disponibile. La qualità sul campo di Nino era immensa, ma come persona straordinaria. Era sempre pieno di consiglio e suggerimenti, la sua perdita mi è dispiaciuta tanto. La difesa della Juve Stabia? Non bisogna mai giudicare dal singolo. Sicuramente la grande prestazione esalta la qualità del singolo, ma non dimentichiamoci che i meriti vanno a tutta la squadra e allo staff. Giocare al Menti è tutta un’altra cosa. L’elogio va fatto a tutti. Roberto Fiore? Ricordo quando presi la traversa a Gualdo con il destro. E lui mi disse “se fai un gol di destro, ti do un premio doppio”. Ad Ancona mi ricordai di questa cosa e feci gol di destro. È stato uno dei più grandi presidenti della storia del calcio. Il migliore allenatore? Ne abbiamo cambiati tantissimi. Abbiamo avuto un buon rapporto con tutti quanti. Sono stati tanti e ognuno di loro ha lasciato qualcosa. Juve Stabia in B? Un sogno che si avvera, sono il primo tifoso delle vespe. Cinque anni a Castellammare non si dimenticano. Sono legato a livello calcistico e per la famiglia.»
«Siamo orgogliosi di questi 43 punti, la salvezza è davvero vicina. Chiedo ai tifosi di accompagnarci a braccetto in queste ultime 8 partite». Candellone. «Felice per la doppietta, ora ci godremo la sosta»