La Juve Stabia conquista la prima vittoria del campionato e lo fa con autorità, calando un maestoso tris allo stadio Picco di La Spezia. Le Vespe si impongono 3-1 grazie ai gol di Correia e Carissoni nei primi minuti di gioco e al sigillo di Candellone nella ripresa. Inutile la rete della bandiera firmata da Soleri per i padroni di casa.
Tanta amarezza nel post-partita per mister Luca D’Angelo, tecnico dello Spezia, che non cerca alibi e si assume le responsabilità della sconfitta:
«Abbiamo giocato male e meritato di perdere – ha ammesso D’Angelo –. Subire gol dopo appena un minuto può rappresentare un’attenuante, ma la verità è che la Juve Stabia ha giocato meglio di noi. Non ci sono scuse. Abbiamo sbagliato sotto tutti i punti di vista, soprattutto nel primo tempo. I ragazzi hanno fatto quello che gli avevo chiesto, quindi la responsabilità è mia. La squadra era ben preparata durante la settimana, ma in campo non ha funzionato nulla. La Juve Stabia era meglio organizzata e più determinata».
Il tecnico prosegue nella sua analisi, sottolineando come anche i cambi e le contromisure non abbiano avuto l’effetto sperato: «Avevamo riaperto la gara con il gol di Soleri e c’erano ancora 30 minuti per pareggiarla, ma abbiamo subito il terzo gol troppo presto. Ad Empoli la squadra aveva fatto una buona prestazione, ma oggi non abbiamo funzionato. Abbiamo commesso troppi errori. Ci manca profondità in attacco, e dobbiamo lavorare per trovare soluzioni diverse. Il campionato è difficile e dobbiamo invertire subito questa tendenza negativa».
D’Angelo riconosce anche le proprie responsabilità tattiche: «Hristov ha ragione: oggi non ci è riuscito nulla. La proposta di gioco era sbagliata, e di questo mi assumo la colpa. I giocatori si impegnano, fanno quello che chiedo, ma evidentemente le indicazioni non sono state efficaci. I paragoni fanno parte del mestiere, ma non devono condizionarci. Sappiamo che la squadra ha qualità e che la società ha lavorato bene. Ma queste prestazioni negative sono responsabilità dell’allenatore. I tifosi hanno ragione a fischiare, oggi abbiamo fatto malissimo. Il problema non è mentale: è calcistico. Serve una proposta diversa, più efficace. Sta a noi trovare l’antidoto alle difficoltà».
La Juve Stabia, al contrario, sorride e porta a casa tre punti pesanti su un campo difficile, mostrando compattezza, aggressività e concretezza sotto porta. Un segnale forte per il campionato.
Presentata nella Reggia di Quisisana la prima edizione della competizione con Roma, Lazio, Inter e Juventus: grande entusiasmo da istituzioni e società per un evento che unisce sport, cultura e rinascita del territorio.
