Mister Ignazio Abate è intervenuto ieri pomeriggio in conferenza presso la sala stampa dello stadio Romeo Menti, rispondendo alle domande dei media in vista della prossima sfida di campionato. La Juve Stabia si prepara ad affrontare la prima delle due trasferte consecutive: al "Picco" di La Spezia, i bianconeri guidati da mister D’Angelo — reduci, come le Vespe, da due pareggi consecutivi — vogliono dare continuità alle prestazioni, come dichiarato dal tecnico stesso, e cercano il primo successo stagionale tra le mura amiche. I gialloblù potranno contare anche su Mannini, nonostante la sua convocazione nella Nazionale U20 per il Mondiale di categoria in programma in Cile dal 27 settembre al 19 ottobre.
«Il direttore non ha dovuto ricompattare il gruppo. Forse l’ambiente. Io sono contentissimo del rendimento dei miei ragazzi: stiamo crescendo. Quest’estate, cambiando 13-14 giocatori, c’è stata una vera e propria evoluzione. È un percorso fin troppo accelerato. Dobbiamo solo continuare su questa strada, con queste prestazioni, insistendo sui nostri concetti. Sono sicuro che arriverà anche la vittoria.»
«Hanno tante fonti di gioco. Siamo consapevoli che sarà una trasferta molto, molto complicata contro una squadra forte. Ho la sensazione che si siano ritrovati. Dobbiamo affrontare questa partita come un’opportunità per metterci in mostra e crescere, senza snaturarci. Sappiamo che sarà difficile, ma abbiamo lavorato per renderla difficile anche a loro.»
«Alla fase difensiva partecipano tutti e undici. Il reparto offensivo fa un grande lavoro, così come i centrocampisti. Allo stesso modo, dobbiamo coinvolgere quanti più giocatori possibili nella fase offensiva. È sempre un discorso di squadra. Non abbiamo ansie né negatività. Siamo consapevoli che il percorso è lungo e tortuoso. Mantenere la categoria per noi è vitale. Daremo anima e corpo, come ci hanno chiesto i tifosi. I ragazzi sono un gruppo che dà tutto. So che la strada è difficile e mi tengo strette le prestazioni dei miei giocatori. Stanno assimilando tanti concetti e, prima o poi, il bottino arriverà. Dobbiamo andare avanti con equilibrio e grandissima umiltà. Ce lo impone il nostro percorso di crescita e ce lo impone il campionato.»
«Troppi pensieri inutili. Ogni partita è diversa. Sappiamo che a La Spezia ci sarà da soffrire, ma non possiamo sapere che tipo di gara sarà. Potrebbe anche essere una partita sporca. Dobbiamo indirizzarla dove possiamo, ma se sarà sporca, lo vedremo. La squadra deve essere pronta ad affrontare più situazioni. Sicuramente siamo giudicati dal risultato, ma questo non ci spaventa. Nei giudizi bisogna essere obiettivi: basta con le sentenze inutili, soprattutto nei confronti di un gruppo che ha dimostrato un’identità chiara. Ogni settimana si lavora per i tre punti e, in questo momento, siamo sulla buona strada. Per il resto, non ho la sfera di cristallo, ma la squadra ha creato i presupposti.»
«Pierobon l’ho visto meno sofferente al ginocchio. Gabrielloni sta migliorando, così come Duca e Zuccon. Indubbiamente la condizione sta crescendo e questo ci permette di aumentare le alternative in vista della gara di La Spezia. Domani abbiamo ancora la rifinitura e devo sciogliere gli ultimi dubbi.»
«Credo che fin dall’inizio abbiamo lavorato su determinati principi, sia con la linea a cinque che con quella a quattro, sia con due punte che con una. Quindi cambia poco. Ho giocatori con qualità che possono interpretare al meglio ogni soluzione. Bellich? Non ci sarà, lo recuperiamo per la prossima. Mannini? Abbiamo grande fiducia nei giovani. Devono crescere, sia tecnicamente che fisicamente. Per imporsi in questa categoria devono fare un salto di qualità anche a livello mentale. Su questo li stiamo aiutando, per accelerare il loro percorso. Mannini è un orgoglio per noi. Pio? L’ho affrontato in Primavera e si vedeva che era un giocatore diverso dagli altri. È giusto che abbia trovato un allenatore che gli dia spazio, anche se se l’è conquistato da solo. Nel calcio nessuno ti regala niente.»
«Per giocare a calcio devono esserci situazioni che ti caricano: uno stadio bello, caldo. Mi auguro che arrivino tanti tifosi da Castellammare. Centreremo l’obiettivo solo con l’unione dell’ambiente. L’energia positiva si trasmette. Abbiamo bisogno di respirare l’aria giusta. Il risultato? È troppo variabile, dipende da tremila fattori. Dobbiamo controllare ciò che possiamo controllare: scendere in campo con l’atteggiamento e la fame giusta. L’avversario è complicato, ma la Juve Stabia venderà cara la pelle. In questo momento possiamo avere delle piccole lacune, ma i ragazzi ci stanno lavorando.»
Presentata nella Reggia di Quisisana la prima edizione della competizione con Roma, Lazio, Inter e Juventus: grande entusiasmo da istituzioni e società per un evento che unisce sport, cultura e rinascita del territorio.