La torcida gialloblù
Rivoluzione si, rivoluzione no. In casa Juve Stabia, ad ormai una settimana dalla debacle di Cerignola, si sfoglia la margherita pensando alla pianificazione di un futuro denso di dubbi. Se quel «Ni» pronunciato da mister Walter Alfredo Novellino in conferenza stampa a playoff conquistati aveva lasciato presagire la possibilità del rinnovo del contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, l’epilogo finale ha destato qualche perplessità nella dirigenza al netto dell’unica vittoria, giunta in pieno recupero contro l’Avellino, ottenuta da “Monzon” a confronto di 3 sconfitte in trasferta (5-2 a Potenza, 1-0 a Messina e 3-0 a Cerignola) e 2 pareggi interni contro Fidelis Andria e Audace Cerignola. Non è certo un mistero che la quasi totalità dei meriti della salvezza conquistata vadano attribuiti al tecnico Leonardo Colucci che aveva chiuso il 2022 al quarto posto in classifica con più di uno sguardo rivolto al terzo posto. Dopo la separazione tra le parti, le vespe sono crollate inanellando, ad esclusione della vittoria con Lucenti a Viterbo, una serie di prestazioni da incubo che ha rischiato di farle precipitare in zona playout. Quel «Pochesci rappresenta la miglior soluzione possibile» pronunciato in tempi non sospetti dall’Amministratore Unico Polcino sa di blasfemia, tant’è che è stato necessario un intervento riparatorio nel finale per evitare il peggio. Il lieto fine, concretizzatosi nella tutela della categoria e nella rocambolesca qualificazione ai playoff, non avrebbe tuttavia soddisfatto del tutto i fratelli Langella che sono in attesa di comprendere il futuro societario prima di passare ai fatti. L’unica cosa pressappoco certa, e le ultime esternazioni dei protagonisti sembrerebbero averlo ormai posto alla luce del sole per divergenze di vedute, è che il prossimo ds non sarà Giuseppe Di Bari. Non è un mistero che la piazza sogni il ritorno di Salvatore Di Somma, anche se stuzzica non poco il nome di Antonio Amodio, autore di un autentico miracolo sportivo quest’anno alla guida di quel Giugliano che solo per effetto della classifica avulsa non ha raggiunto una clamorosa qualificazione ai playoff. Tutte le valutazioni saranno rinviate alle prossime settimane, quando si saprà di più circa le dinamiche societarie che, in un senso o nell’altro, incideranno anche sull’analisi di un parco calciatori sicuramente da rivedere ad eccezione di pochissimi elementi che hanno dimostrato di valere la maglia. Il socio Giuseppe Langella ha recentemente escluso di aver incontrato e addirittura di conoscere Pietro Lo Monaco, anche se voci insistenti vorrebbero come già concretizzata una prima manifestazione di interesse da parte della cordata rappresentata dall’ex dirigente del Catania. In attesa di comprendere cosa riserverà il futuro alle falde del Faito, oggi sarà tempo di playoff con il tabellone della competizione che offre il suggestivo derby pugliese tra Audace Cerignola e Foggia che non potrà, tuttavia, essere seguito dai tifosi rossoneri al Monterisi su disposizione degli organi preposti. Il Gubbio di Piero Braglia affronterà la Virtus Entella, il Vicenza di Stoppa se la giocherà con la Pro Sesto, l’Ancona affronterà il Lecco e la Virtus Verona il Pescara di Zeman.
Audace Cerignola – Foggia
Gubbio – Virtus Entella
Pro Sesto – Vicenza
Ancona – Lecco
Virtus Verona – Pescara
Le gare di ritorno della prima fase nazionale si giocheranno lunedì 22 maggio, poi nel turno successivo subentreranno le squadre seconde classificate e la competizione entrerà concretamente nel vivo. Il 18 giugno l’attesissima finale di ritorno.
Il video del corteo e le nostre interviste.
