Mister Ignazio Abate ha parlato ieri pomeriggio nella sala stampa dello stadio Romeo Menti, rispondendo alle domande dei media in vista dell’esordio in campionato contro la Virtus Entella, in programma domani alle ore 19 al “Comunale” di Chiavari.
Prima dell’allenamento, una Tribuna Quisisana gremita ha fatto sentire tutto il proprio calore alla squadra, segno di un entusiasmo crescente attorno ai colori gialloblù. Una spinta emotiva importante, che conferma come coesione, cuore e passione saranno determinanti per affrontare al meglio la stagione.
«Siamo in miglioramento, la squadra sta bene», ha dichiarato Abate. «Sappiamo l’importanza del debutto, che è sempre particolare, e conosciamo le insidie della gara. Veniamo da una buona prestazione a Lecce, ma non dobbiamo farci abbagliare: a Chiavari ci aspetta una battaglia. Vedo progressi, ma c’è ancora tanto da crescere. I ragazzi devono assimilare concetti nuovi, ma ho buone sensazioni.»
Il tecnico ha poi sottolineato il ruolo dei tifosi:
«Avvertiamo il calore della piazza. L’abbraccio ricevuto qui al campo ce lo teniamo stretto. Affronteremo una squadra che ha vinto il campionato e ha mantenuto la stessa ossatura: queste sono sempre le più difficili da affrontare, anche con un nuovo allenatore. Serviranno umiltà e la fame di non voler subire gol. Dobbiamo essere convinti di fare punti.»
Sui possibili cambiamenti nell’undici iniziale, Abate non si sbilancia:
«Ho ancora diversi dubbi. La maggior parte dei ragazzi sta bene e ha dato segnali importanti. Buglio non è al meglio, Varner è in ripresa, mentre Pierobon convive con un fastidio dalla scorsa settimana. Dispiace per Battistella: nei prossimi giorni valuteremo l’entità dell’infortunio. Dovremo far di necessità virtù e capire chi avremo a disposizione. Affronteremo una squadra che non perde da un anno, ma noi abbiamo valori morali molto alti.»
Identità e determinazione. Il mister ha parlato anche del processo di costruzione dell’identità di squadra: «È una settimana particolare per tutte le squadre, ma soprattutto per chi ha cambiato tanto. Noi siamo tra quelli. Mi affido al gruppo storico, che sta aiutando i nuovi ad ambientarsi. Vedo professionalità e serietà. La squadra lavora a testa bassa e non ha la pancia piena. È un segnale importante. Le chiacchiere stanno a zero: contano la fame e i punti.»
Sulla partita:
«A Lecce si è vista un’identità chiara, che mi è piaciuta. Ma quando ci sono in palio i tre punti, qualcosa cambia. Mi aspetto una gara sporca, combattuta, su un campo sintetico e stretto. Non c’è un solo modo per far punti: i ragazzi stanno imparando a leggere le fasi di gioco. Dobbiamo farci trovare pronti.»
Nessuna distrazione dal mercato: «Il direttore sa bene cosa serve alla squadra e conosce la mia idea», ha spiegato Abate. «Ma in questo momento non voglio distrazioni: tutta la mia energia è sulla gara di Chiavari. Ogni altro pensiero può essere negativo.»
Sull’avversario e il fattore campo:
«Il campo corto è un ostacolo oggettivo, ma non dev’essere un alibi. Dobbiamo adattarci sia alla partita sia al contesto. Sappiamo che sarà dura, ma con l’approccio giusto non sarà semplice neanche per loro.»
Infine, una battuta sul collega avversario:
«Chiappella? Sono contento di affrontare un altro giovane che ha fatto molto bene l’anno scorso. Ho visto i playoff contro la Ternana e la Coppa Italia con il Cagliari. La sua squadra ha un’identità precisa. Massimo rispetto per l’Entella, ma daremo il massimo per portare a casa punti.»
Il tecnico gialloblù alla vigilia dell’esordio in campionato contro la Virtus Entella: «Servono umiltà, fame e identità. Il gruppo lavora con serietà, ma servirà dare tutto su un campo difficile»
