Il patron detta il vademecum delle vespe: "Vorrei che i nostri calciatori fossero incitati dal primo all'ultimo minuto"
tempo di lettura: 4 minFranco Manniello
La Juve Stabia chiama a raccolta i propri tifosi in vista del delicatissimo match contro il Verona in programma sabato al Romeo Menti. L'obiettivo è fronteggiare una torcida scaligera in procinto di raggiungere Castellammare di Stabia con già cinque pullman allestiti e 612 tagliandi venduti su 762 totali con la speranza di celebrare la festa promozione in caso di un proprio successo mixato ad una non vittoria del Livorno contro il Brescia. Le recenti prestazioni degli uomini di Braglia non rasserenano affatto un Franco Manniello che inizia a sentire la pressione di una zona Play-Out che, seppur distante con due sole partite da giocare, non lo è abbastanza da esorcizzare qualsiasi incubo. "Invito pubblicamente la tifoseria a gremire gli spalti del Menti - afferma a gran voce il patron stabiese -, sabato affronteremo una sfida importantissima che potremo vincere solo con l'apporto della nostra gente. Vorrei che i nostri calciatori fossero incitati sin dal primo minuto senza che nessuno si lasciasse andare ai classici fischi in occasione di qualche passaggio sbagliato. Chi ha questa intenzione può starsene tranquillamente a casa, non abbiamo affatto bisogno di queste persone". Un'autentica richiesta d'aiuto a favore di una squadra che nel girone di ritorno è apparsa troppo spesso in affanno e priva di quella grinta che in passato le aveva regalato le vittorie più incredibili e prestigiose. Considerando il contemporaneo impegno casalingo della Reggina contro il Grosseto fanalino di coda, le speranze gialloblù di evitare gli spareggi retrocessione sono strettamente correlate al gap di 5 punti da tutelare nei confronti dell'Ascoli quartultimo attualmente lontano 9 lunghezze. Numeri alla mano, anche in caso di due sconfitte delle vespe, appare al momento alquanto improbabile che i bianconeri possano migliorare in questo rush finale un trend che li vede puntualmente ko, eccetto proprio il match del Menti pareggiato da Zaza all'ultimo secondo di recupero lo scorso marzo ed il successo sul Grosseto, negli ultimi tre mesi. I marchigiani, attesi dalla decisiva sfida con la Ternana, hanno in tal ottica trovato delle croci piantate nel campo di allenamento con tanto di striscione recitante "È finita la pazienza, o salvezza o violenza", tutto fuorchè un segnale incoraggiante. A supporto dei gialloblù è poi giunto il pari del Sassuolo con il Padova per 1-1, risultato che costringerà sabato gli emiliani a battare la Virtus Lanciano a domicilio per poter festeggiare la serie A dopo due tentativi abortiti nelle ultime settimane ed il magone della passata annata. Nel calcio però si sa che non vi è nulla di certo, dunque la Juve Stabia dovrà dare l'anima per far suo un risultato utile contro una delle principali corazzate del torneo. Ne va soprattutto di un orgoglio che i tifosi delle vespe vogliono tutelare più di ogni altra cosa.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»