Dopo un avvio di stagione costellato di dubbi e caratterizzato da continui esperimenti di formazione, mister Fabio Caserta sembra aver finalmente trovato la giusta quadra. Trasmettendo, di conseguenza, maggiori certezze anche alla squadra: con ripercussioni inevitabilmente positive dal punto di vista dei risultati e del gioco. Oramai si fa affidamento su un preciso assetto di gioco, con piccole e sistematiche variazioni a partita in corso e a seconda del risultato. Anche nell’undici titolare scelto dal tecnico gialloblé ci sono sicuramente irremovibili punti di riferimento. Basti pensare a Danilo Russo, Magnus Troest, Giacomo Calò o Luigi Canotto. Insomma, la spina dorsale delle Vespe sembra finalmente ben definita. Tuttavia, il campionato di Serie B è lungo e tortuoso e la Juve Stabia avrà certamente bisogno di tutti i calciatori in rosa per centrare l’obiettivo salvezza. Calciatori che, a seconda delle proprie qualità ed attitudini, possono dare il proprio contributo positivo in determinati frangenti e anche subentrando dalla panchina. Le Vespe, sotto questo punto di vista, hanno certamente una rosa profonda e completa.
Nonostante le tante partite fin qui disputate e gli esperimenti iniziali di mister Fabio Caserta, la Juve Stabia ha i suoi “desaparecidos”. Tolti gli infortunati Alessandro Mastalli e Nicholas Allievi, perni fondamentali della promozione in cadetteria, che stanno recuperando da infortuni piuttosto gravi, abbiamo calciatori che, seppur talvolta convocati e a disposizione, finora hanno visto il terreno di gioco soltanto col contagocce o addirittura non sono mai scesi in campo: Lia, Izco e Boateng su tutti.
Mariano Izco è arrivato alla Juve Stabia, a parametro zero, con l’etichetta del calciatore di spessore ed esperienza. L’argentino, con un passato importante in Serie A, avrebbe dovuto garantire il salto di qualità al centrocampo stabiese. Tuttavia, hanno inevitabilmente pesato i suoi quasi due anni di inattività: appena otto presenze, infatti, tra Crotone e Cosenza. Per Mariano Izco soltanto due apparizioni in gialloblé finora: 90 minuti in Coppa Italia contro l’Imolese da terzino destro e 90 minuti in campionato contro il Crotone da centrocampista centrale. Poi, tanta panchina e piccoli infortuni che ne hanno bloccato l’ascesa.
Desaparecido lo è anche Damiano Lia. Il giovane terzino è arrivato in estate, a titolo definitivo, dalla Cavese. Un ottimo campionato disputato in Serie C tra le fila degli “Aquilotti” ha spinto la Juve Stabia ad investire su di lui. Tuttavia, il classe ’97 non è mai stato utilizzato da mister Fabio Caserta. Letale è stata, soprattutto, la spietata concorrenza sulle fasce: con Vitiello e Fazio da un lato e Germoni e Ricci dall’altro. Damiano Lia non è stato convocato per sette partite consecutive ed è stato relegato in panchina nelle restanti cinque sfide di campionato.
Sorte simile anche per Kingsley Boateng. L’ex Primavera del Milan, nonostante la giovane età, ha già maturato grande esperienza, anche internazionale: sei presenze in Serie A con il Catania e apparizioni anche nella massima serie olandese con la maglia del Nac Breda e in massima serie slovena con quella dell’Olimpia Lubiana. Ciononostante l’esterno offensivo non riesce a ritagliarsi neppure un ruolo marginale nella Juve Stabia di Fabio Caserta. Arrivato in estate dalla Ternana, nell’operazione che ha portato in Umbria Giuseppe Torromino, Boateng ha disputato appena 13 minuti in campionato contro il Perugia. Poi il nulla.
Desaparecidos, ma non troppo, lo sono probabilmente anche Andrea Bifulco e Ferdinando Del Sole: tre presenze in campionato per il primo, senza mai giocare 90 minuti, e appena due spezzoni di gara per il secondo. Discorso diverso, invece, per Bruno Vicente, messo ai margini della rosa gialloblé per motivi legati al mercato.
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