La torcida gialloblù
Vincere per restare in scia al treno playoff. Il successo del Catania contro il Potenza e il turno sulla carta favorevole al Foggia di Zeman, che affronterà allo Zaccheria la Vibonese fanalino di coda, obbligheranno la Juve Stabia a far bottino pieno nel posticipo di giornata in programma lunedì sera al Menti contro il neopromosso Taranto. Il ruolino ionico in trasferta fa ben sperare al netto di 1 successo, 2 pareggi e 4 sconfitte con appena 4 gol realizzati a fronte di 10 incassati, eppure la sfida si annuncia non semplice per un undici gialloblù che anche a Catanzaro ha peccato di cinismo rischiando addirittura di perdere una gara che, ai punti, avrebbe strameritato di vincere se si considerano le opportunità capitate a Panico sullo 0-0 e a Bentivegna in pieno recupero pochi minuti dopo il pareggio lampo di Della Pietra. Interessante sarà in tal senso la chiave tattica dell'incontro con Laterza che, contrariamente a gran parte dei club visti al Menti in questo primo scorcio di campionato, dovrebbe schierare una formazione propositiva restando fedele a quel 4-2-3-1 speculare a quello tante volte sin qui schierato dalla stessa Juve Stabia con Novellino prima e Sottili poi. Proprio quest'ultimo, squalificato per aver pronunciato presunte espressioni blasfeme da lui smentite, ha proposto al Ceravolo un 4-3-2-1, o 4-3-3 che dir si voglia, che con il recupero di buona parte della batteria dei centrocampisti ha donato migliori geometrie e ancor più compattezza ad una manovra che già aveva registrato graduali miglioramenti nelle precedenti gare. Soluzioni tattiche da ponderare con razionalità, con lo stesso Taranto a +4 e le altre contendenti che non restano a guardare, le vespe dovranno aggrapparsi con le zampe e con i denti ad una zona playoff che non può assolutamente sfuggire.
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