L’ultima trasferta del campionato prima di salutare la Serie C. Le vespe saranno impegnate nel match di domenica sera contro la Virtus Francavilla. Alla Nuovarredo Arena i padroni di casa se la giocheranno con il coltello tra i denti nella speranza di guadagnare una posizione di vantaggio in chiave play-out. Due giorni fa gli eroi della promozione hanno festeggiato questo tanto ambito traguardo, conquistato lo scorso 8 aprile a Benevento, davanti a una buona pizza con torta finale a pochi passi dal lungomare stabiese. Prima della cena di fine stagione, due tesserati sono stati a disposizione dei media per rispondere alle domande. «il calore del pubblico è immenso. Ora pensiamo a queste ultime due partite e poi si torna a festeggiare - esordisce così Enrico Piovanello - La partita di Monopoli? Mi sento soddisfatto ad aver portato a casa tre punti importanti. Mi sono sentito in dovere di dare una mano alla squadra. Non è la mia prima promozione, ma è quella più sentita al livello personale. Anche a livello emotivo: dopo Benevento ho pianto anche io. Le scelte sono del mister. Sapevo che potevo dare una grandissima mano negli ultimi minuti. Con le mie caratteristiche possono dare la giusta mano alla squadra. Il merito per me? La doppietta a Monopoli, ma anche lo stare bene con la squadra. Mi diverto ad aiutare i miei compagni. Io fantasista? Sono contento come giocatore per il mister e per lo staff. Abbiamo fatto un qualcosa di straordinario. Prossima stagione? Spero di rimanere. Dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia e alle persone a me care che non ci sono più.»
«E' stata un’emozione indescrivibile e inaspettata - ammette Mariano Guarracino -. Arrivata in un momento in cui ce lo meritavamo più di tutti. Un applauso particolare va al nostro gruppo di giovani con qualche innesto di esperienza. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a questo sogno. Il mister è un grande professionista, oltre che un grande lavoratore. Fai fatica in serie C a trovare allenatori come lui. Faremo sicuramente tesoro dei suoi insegnamenti. è una promozione che ho sentito più degli altri. Viverla da campione è stata un’emozione bellissima. Siamo un gruppo giovane che ama divertirsi. Anche all’esterno ci comportiamo da capolista. La cosa più pazza? Qualcuno si è tinto i capelli di gialloblù, siamo tutti un po’ “matti” e ci divertiamo così. Progetti per il futuro? Ho ancora un contratto che mi lega alla Juve Stabia per l’anno prossimo. È stata la mia casa per tanti anni e spero lo sia anche l’anno prossimo. Bisogna accettare tutte le scelte del mister, non mi sarei permesso di chiedere più spazio. La gioia era del gruppo.»
«L'obiettivo resta la salvezza, solo dopo ci godremo le partite restanti».