Mister Nazzareno Tarantino
La Juve Stabia si aggiudica il derby con l’Avellino e vola in testa alla classifica a punteggio pieno. Basta un gol di Bellich nella ripresa a regalare i 3 punti ai padroni di casa al termine di una sfida rimasta in bilico sino al triplice fischio arbitrale. «Questa è la vittoria dei ragazzi, della società e dei tifosi – sottolinea nell’immediato post match Nazzareno Tarantino, vice dello squalificato mister Guido Pagliuca –, vedere una corazzata come l’Avellino venire a Castellammare a giocare di rimessa è davvero gratificante per il collettivo. Il gruppo è stato esemplare, non avremmo rubato niente se avessimo segnato 2 o 3 gol. Sapevamo che gli irpini avrebbero giocato molto sulle seconde palle, siamo stati bravi a mettere in campo ciò che avevamo preparato in settimana. Eravamo consapevoli di non aver fatto benissimo nel primo tempo, così nella ripresa siamo cresciuti creando diverse occasioni. Questa è una squadra che lavora tantissimo durante gli allenamenti per poter arrivare a giocarsela contro chiunque, abbiamo le nostre caratteristiche e cerchiamo di valorizzarle. Sia chiaro che l’obiettivo resta la salvezza, dobbiamo tenere i piedi ben saldi per terra perché abbiamo giocato appena 2 partite e di certo verranno momenti complessi». Partita da ricordare anche per l’uomo Tarantino. «Vedere tante persone allo stadio mi ha emozionato, gare come queste vorrebbe giocarle chiunque e non solo chi, come me, ha vestito questa maglia anche da calciatore. Mister Pagliuca mi ha convinto a tornare, mi aveva allenato e mi ha chiesto di collaborare in questo progetto. Rivedere Massimo Rastelli mi ha fatto piacere, siamo stati assieme a Lucca da giocatori prima ancora che lo avessi come allenatore qui. Il bello del calcio è anche questo, ritrovarsi ad affrontare da avversari vecchi compagni d’avventura. Io sono Nazzareno e lui è Massimo, personalmente ho le mie idee e non gli porterei via nulla. Poi – scherza l’allenatore in seconda delle vespe –, personalmente spero che siano poche le volte in cui dovrò andare in panchina al posto del mister, così ho meno pressioni». Ancor più felice del risultato è il man of the match Marco Bellich. «Segnare davanti a questo pubblico è stato davvero straordinario – ammette il difensore –, dedico il gol alla mia famiglia e ai miei amici che sono lontani. Quando ho visto Mignanelli calciare quel cross teso mi sono lanciato nella mischia e ho cercato di deviare il pallone in tutti i modi, vedere la rete gonfiarsi mi ha reso felicissimo anche se non sono in grado di dire se sia stata la gioia più grande sin qui della mia carriera. Onestamente, non avevo la piena percezione di quanto fosse sentito questo derby, l’ho compreso quando sono entrato in campo e ho respirato l’entusiasmo della tifoseria. Ho accettato la proposta della Juve Stabia per il blasone del club, poi avevo in me il desiderio di giocare il girone C. Quando mister Pagliuca mi ha telefonato dicendomi che avrebbe voluto avermi con lui non ho esitato, poi essendoci anche Bachini sapevo che saremmo partiti già un passo avanti avendo giocato assieme a Lucca proprio agli ordini del nostro attuale allenatore. A Castellammare ho trovato un gruppo speciale, diamo tutti il massimo senza mai risparmiarci. Siamo giovani, dobbiamo pensare ad una partita alla volta, poi vedremo dove arriveremo. Rispetto al nord, dove capita di giocare in stadi semivuoti, al sud sai di trovare sempre ambienti caldi anche in casa di squadre di città più piccole. Qui mi trovo bene, mi piace molto la città anche se personalmente vivo a Pompei. Il contesto è tranquillo e i tifosi sono straordinari, starà a noi continuare così cercando di migliorarci di giorno in giorno». Dopo la gara è intervenuto anche Francesco Maglione, responsabile GOS. «Ho iniziato la mia avventura nel mondo del calcio 31 anni fa a Castellammare di Stabia con un grande presidente come Roberto Fiore e sono tornato questa estate con un grande presidente come Andrea Langella – spiega il membro dell’organigramma gialloblù –, qui ho ritrovato un’organizzazione societaria degna di una squadra di serie A e la paragonerei a quella del Bologna con cui ho lavorato. Senza voler sollevare polemiche, tengo a sottolineare che a fine luglio c’erano club che pensavano già alla ciliegina sulla torta, mentre qui non avevamo neanche gli ingredienti, dobbiamo ringraziare solo i sacrifici di Langella per aver preparato in un mese e mezzo questa piccola torta con o senza ciliegina. Con questa mentalità e la qualità di questo staff societario si può crescere egregiamente». La Juve Stabia punta a maturare giorno dopo giorno.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match contro la Cremonese: «Una cosa bella per Castellammare ed è di buon auspicio per altre realtà come la nostra. Il recupero di Fortini? Vedremo, siamo fiduciosi.»