Mister Ignazio Abate è salito nella sala stampa del Romeo Menti per rispondere alle domande dei media. Alla vigilia della sfida interna contro il Palermo, la Juve Stabia torna davanti al proprio pubblico con la voglia di riscattarsi dopo la sconfitta di Modena e di confermare l’imbattibilità casalinga, finora uno dei principali punti di forza delle vespe.
Il tecnico gialloblù sta lavorando per ritrovare la solidità difensiva dopo le difficoltà evidenziate nelle ultime trasferte, dove la squadra ha incassato diversi rigori e cartellini pesanti. L’avversario di turno è una vera corazzata: il Palermo di Filippo Inzaghi, reduce dal roboante 5-0 sul Pescara e deciso a ridurre il distacco dal secondo posto.
Per Abate sarà un test importante per misurare la crescita della squadra, ma anche l’occasione per ritrovare fiducia e concretezza davanti ai tifosi stabiesi.
«Torniamo finalmente in casa dopo lo tsunami che ci ha travolti. Ci aspettiamo la risposta del pubblico per dare una mano alla squadra. I ragazzi dovranno dare tutto per trascinare la piazza in una partita contro un avversario forte, che da anni tenta di salire di categoria. Dobbiamo andare alla ricerca di quel qualcosa in più per fare risultato.»
«Dobbiamo avere il massimo rispetto per l’avversario, ma timore di nessuno. Mettiamo in campo le nostre qualità con ferocia, credendo di poter ottenere un risultato positivo. Dobbiamo migliorare in molti aspetti, soprattutto nel saper stare dentro la partita fino al 95’. Siamo una squadra che in fin dei conti riesce quasi sempre a fare la prestazione, ma le partite durano 95 minuti. Analizzando Carrara e Modena, fino al 70’ eravamo sotto solo 1-0, poi abbiamo preso altri gol. Con Correia potevamo riaprirla, ma alla fine abbiamo dato la sensazione che non ci fosse più partita. Le partite non finiscono mai, il calcio è imprevedibile.»
«Aspettavamo la sosta per recuperare i giocatori. Spero realmente di averli tutti al meglio, perché non ho mai avuto la rosa al completo. Recuperiamo Gabrielloni, anche se non è ancora al 100%. Pierobon non è al meglio, mentre Varnier resta in dubbio. Devo alzare il livello, come tutti. I punti ora pesano: domani è la partita dei tre punti e dobbiamo trovare ogni minima energia per fare risultato. È un momento delicato e bisogna sapersi adattare, tirare fuori gli artigli e fare una gara di sacrificio, con il sostegno della nostra gente.»
«La squadra a Modena si è comportata bene, ma è mancata nella qualità. Dobbiamo essere più convinti di ciò che facciamo e restare sempre dentro la partita. Sarà una sfida di sofferenza contro giocatori forti, ma tireremo fuori le nostre qualità, con massimo rispetto per l’avversario. Voglio vedere una squadra che ringhia per portare a casa punti. Il risultato dipende da tante variabili, ma noi dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo controllare.»
«Ci sono sempre margini di miglioramento, ma prima dobbiamo recuperare tutti i giocatori: solo così si alza la competitività. Questa settimana ci siamo allenati in 14-15, è tutto un rincorrersi, ma non deve essere un alibi. Con la rosa al completo cambia il livello degli allenamenti e puoi proporre qualcosa di nuovo, trovando più equilibrio. Sono comunque soddisfatto dei ragazzi, di come interpretano le partite. Ora serve lo step mentale per credere di più in noi stessi.»
«Dobbiamo pensare a fare punti anche soffrendo. È un campionato difficilissimo e serve equilibrio, senza farsi condizionare dai risultati. Dentro i novanta minuti ci sono più partite: dobbiamo essere maturi e gestire i vari momenti, anche quelli di difficoltà. Abbiamo commesso errori troppo ingenui, serve più attenzione. Inzaghi? È un amico. Con lui ho vissuto momenti bellissimi. È un allenatore affermato, un top della categoria. Sarà un piacere rivederlo, ma speriamo di rendergli la vita difficile domani.»
«I cinque cambi? Hanno sicuramente cambiato il calcio: ti permettono di lavorare sul 50% della squadra e di fare valutazioni diverse. Ma non è obbligatorio usarli tutti. Guardiola, ad esempio, in alcune partite non fece sostituzioni. Dipende dalla gara: ognuno gestisce questa regola come ritiene più opportuno.»
Il tecnico della Juve Stabia sprona la squadra alla vigilia della sfida con i rosanero: «Rispetto per tutti, paura di nessuno. È il momento di credere di più in noi stessi e ritrovare solidità».