Cultura & Spettacolo
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Pompei - 'I Pittori di Pompei' in mostra a Bologna

La straordinaria collezione di pitture del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, provenienti dagli affreschi delle domus  vesuviane, arriva a Bologna, per una mostra unica, da non perdere.

tempo di lettura: 4 min
di Valeria Cimmino
21/09/2022 19:41:29

“Innanzitutto l'emozione! Dopo la comprensione”  così affermava Paul Gauguin; mai più appropriata appare oggi la nota frase del pittore post-impressionista . A lungo abbiamo mirato i meravigliosi affreschi romani nelle case e nelle ville  di Pompei, Stabiae, Oplonti, Ercolano, ed al MANN, ma solo ora arriva  un'esposizione dedicata non esclusivamente alla contemplazione, bensì alla comprensione di quelle pitture, divenute fra le più famose al mondo, attraverso lo studio e l'indagine sui pictores, ovvero gli artefici di tanta bellezza, di cui ben poco si conosce.

Con un eccezionale prestito di oltre 100 opere dal MANN, il progetto espositivo, che avrà luogo al Museo Civico Archeologico di Bologna dal 23 settembre 2022 al 19 marzo 2023 si pone come obiettivo principale quello di ricercare e comprendere le figure dei pictores, ovvero i raffinati artigiani, “le mani d'artista” che realizzarono gli apparati decorativi delle case romane dell'area vesuviana, non andate perse durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d. C. e portate alla luce per la prima volta durante le campagne di scavo borboniche durante il settecento, e di  indagare sull’organizzazione delle botteghe, sulle tecniche, sui colori, sugli strumenti e sui modelli utilizzati dagli artisti, e sul ruolo a loro riservato nella società del tempo, anche se pochissime sono le informazioni sugli autori di queste opere e quasi nessun nome è noto.

La mostra “I pittori di Pompei” curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre, in collaborazione culturale e scientifica tra Comune di Bologna, Museo Civico Archeologico e Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e che si annuncia tra le più importanti nell’offerta culturale dell’autunno in Italia, riunisce per la prima volta un corpus di esempi unici di decorazioni parietali provenienti da diverse domus romane, gli strumenti di progettazione ed esecuzione del lavoro utilizzati, come colori, squadre, compassi e disegni preparatori.

Mario Grimaldi, curatore della mostra per porre in luce la finalità dell'esposizione riporta le parole dell'archeologo Paolo Moreno: “Agli occhi dei greci non era tra i marmi, i bronzi e gli ori la suprema bellezza: dei grandi eventi dell'arte fu la pittura l'inganno splendido, l'artificio per la perfetta realizzazione dell'immaginario, dove il tangibile e l'irreale si confondevano, e la memoria e i sensi erano condotti a esaltanti visioni.”

Numerosi inoltre i reperti originali esposti, come triclini, lucerne, brocche e vasi.

Come già evidenziato trattandosi, dunque, di una mostra dalle valenze epistemologiche e divulgative, oltre che puramente estetiche, si potrà osservare una vera e propria ricostruzione di interi ambienti in stile pompeiano.

 

“Il caso delle città seppellite dall’eruzione vesuviana del 79 d.C. – Ercolano, Pompei e Stabia – scrive Grimaldi nell’introduzione alla mostra - appare uno dei più completi per l’eccezionale contestualizzazione degli apparati decorativi che, conservati perfettamente in situ, permettono così di ricomporre quei rapporti spazio-funzionali del contesto decorativo dandoci la possibilità di tener fede metodologicamente al concetto di rapporto tra spazio e decorazione e soprattutto di contesto. Infatti sempre più si è integrato all’analisi tipologica degli stili, l’interesse verso i rapporti esistenti tra la decorazione degli ambienti e la loro funzione. In questo contesto la figura del pictor appare essere fondamentale per tradurre in immagini il rapporto esistente e necessario per il committente tra spazio, la sua casa, e decorazione. L’esperienza che si propone con questa mostra è dunque quella di rileggere, all’interno di questa prospettiva metodologica, alcuni grandi esempi decorativi facenti parte della Collezione degli Affreschi del museo Archeologico nazionale di Napoli provenienti da quelle città che, seppellite dalla grande eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., ci offrono ancora oggi la possibilità di indagare e far parte di quell’inganno splendido attraverso la personalità dei pictores che operarono in modo anonimo in quelle case”.

 

 

Domani 22 settembre 2022  nella Sala Risorgimento del Museo Civico archeologico di Bologna avrà luogo la conferenza stampa della mostra “I PITTORI DI POMPEI” a cura di Mario Grimaldi.

 

L’esposizione de “I PITTORI DI POMPEI” si aprirà al pubblico poi  dal 23 settembre

Alla Conferenza Stampa interverranno

Elena Di Gioia – Delegata del Sindaco alla Cultura di Bologna e Città metropolitana

Paolo Giulierini – Direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Paola Giovetti – Direttrice Museo Civico Archeologico | Musei Civici Bologna

Tommaso Radaelli – Presidente MondoMostre

Mario Grimaldi – Curatore della mostra

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