Anche se con un programma ristretto e privo di proposte grandiose e altisonanti come nelle altre Comunità Ecclesiali, la Basilica di Santa Maria di Pozzano, la prossima Domenica 5 Maggio, nel suo piccolo si accinge a onorare San Francesco di Paola, Fondatore dell’Ordine dei Minimi che da oltre 500 anni gestiscono la stessa Basilica e Patrono della Gente di Mare in Italia. Sotto questo ultimo aspetto il Santo Calabrese, nato a Paola nel 1416 e morto dopo una lunga permanenza in Francia (Plessis Le Tours) nel 1507, assume una rilevanza non indifferente poiché della sua speciale intercessione beneficiano i Marittimi, i Naviganti e tutti coloro che dal mare traggono il loro sostentamento o che nel mare trovano il luogo di riposo e di divertimento.
In virtù del miracolo da Questi operato nell’attraversare lo Stretto di Messia a bordo del proprio mantello mentre si recava in Sicilia per una fondazione a Milazzo, papa Pio XII nel 1942 nominandolo Patrono affidava alla sua speciale intercessione i sospiri e le ansie di chi si imbarca a volte senza sapere se farà ritorno a casa, trovandosi a sfidare le intemperie dei flutti marini in tempesta; chiedeva al Santo che impetrasse ogni favore divino per tutti coloro che nel mare e si stremano di fatica uscendo di casa in orari antelucani per assicurare il pasto alle loro famiglie e allo stesso tempo rendendo un prezioso servizio alla società nell’attività della pesca; impetrava allo stesso Patrono la protezione per tutti i naviganti e i marittimi che lavorano per la sicurezza delle nostre coste o per assicurare lo svago e il divertimento nei viaggi e nelle crociere. Allo stesso Santo il papa affidava tutti i caduti e i dispersi nelle profondità degli abissi, chiedendo protezione anche per coloro che lavorano nelle darsene o nelle officine navali nei porti, affinchè tutte le imbarcazioni prendano il largo in piena sicurezza e scongiurando ogni pericolo.
Di fatto San Francesco di Paola, sebbene nato nella regione montuosa del Bruzio in Calabria e nonostante la sua vocazione giovanile alla vita eremitica in uno speco brullo fra le montagne nei dintorni della sua città nativa, non omette di intercedere presso Dio anche per tutti coloro che a Castellammare di Stabia vivono il proprio rapporto con il mare sia nel lavoro che nel turismo. Ecco perché la giornata a Lui dedicata la prossima Domenica 5 Maggio non ometterà di omaggiare con la preghiera e con una benedizione particolare tutti i pescatori e i naviganti di Castellammare di Stabia, come pure tutti coloro che si prodigano nei cantieri e nelle industrie navali lungo la costa portuale per il progresso e per lo sviluppo delle nostre risorse marine, chi si impegna con zelo per la legalità e per la sicurezza, e tutti coloro che, in qualsiasi modo, vivono una particolare relazione con le acque che lambiscono la nostra terra. Chiediamo al Santo una particolare intercessione perché possano sorgere nuove risorse e nuove prospettive occupazionali legate al prezioso elemento e perché si realizzino i desiderata di quanti coltivano attese e speranze.
Ad avvalorare questi e altri propositi sarà anche la ricorrenza del V Centenario della canonizzazione di San Francesco di Paola, elevato alla gloria degli altari da Leone X il 1 Maggio 1519 ed esaltato quest’anno dalle particolar iniziative dell’Ordine dei Minimi che ha il privilegio ulteriore di considerare le sue virtù in questa circostanza importante e foriera di ulteriori moniti di spiritualità. Essa non può che essere interpretata come dono singolare della Provvidenza, che lungo i percorsi della storia accompagna sempre l’uomo con la preziosa presenza di Gesù Risorto che si manifesta nella persona di uomini semplici, umili e dimessi, il cui carisma ha un riverbero di edificazione che si protrae nel tempo.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.