Crollo della palazzina di via Rampa Nunziante, rinviato a giudizio anche l'avvocato Massimo Lafranco. È quanto ha deciso oggi il giudice del Tribunale di Torre Annunziata Maria Concetta Criscuolo, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Ambrosino.
L'udienza è stata disposta per il prossimo 6 marzo dinanzi al giudice monocratico Todisco. In mattinata, invece, era prevista la prima udienza a carico di Roberto Cuomo, rinviata anch'essa al 6 marzo, così come sarà anche per gli altri imputati che avrebbero dovuto comparire in tribunale il 28 febbraio. Anche in questo caso sarà rinviata e unita in unico processo il prossimo mese.
Lafranco andrà a processo come gli altri 15 indagati per il crollo del 7 luglio 2017, che causò la morte di 8 persone. Il pubblico ministero nella sua richiesta ha sottolineato che «nel corso delle indagini abbiamo scoperto che il palazzo era completamente abusivo. C'era l'autorizzazione soltanto per una villetta».
Poi aggiunge: «Ci siamo anche interrogati sul perché in cinquanta anni non erano stati mai effettuati controlli in un immobile situato al centro della città. E poi ci siamo dati una risposta. Probabilmente il collegamento era Giacomo Cuccurullo, deceduto nel crollo insieme alla sua famiglia, che lavorava nell'ufficio Urbanistica del Comune di Torre Annunziata».
Per la magistratura oplontina, «sarebbero stati alcuni interventi al secondo piano a causare il crollo il 7 luglio dello scorso anno. In particolare nel lato all'angolo della ferrovia erano stati eliminati dei tramezzi, provocando poi delle lesioni. In realtà c'erano state anche delle segnalazioni sul rischio crollo e sull'inclinazione del palazzo. Ma non c'era stato alcun intervento».
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match contro la Cremonese: «Una cosa bella per Castellammare ed è di buon auspicio per altre realtà come la nostra. Il recupero di Fortini? Vedremo, siamo fiduciosi.»