Cronaca
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Sorrento - Arrestato il sindaco Massimo Coppola

Sarebbe accusato di aver intascato una mazzetta.

tempo di lettura: 4 min
21/05/2025 09:43:08

Blitz della Guardia di Finanza, arrestato in flagranza di reato il sindaco di Sorrento Massimo Coppola.  Non sono ancora noti i dettagli dell'operazione, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata. Dai primi dettagli è emerso che il primo cittadino in carica è stato arrestato nella serata di ieri dopo aver intascato una mazzetta. 
Il primo cittadino è un avvocato, 48 anni. Alle ultime elezioni del 2020 è stato eletto con un cartello di liste civiche.

Ieri sera il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha arrestato il Sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e un collaboratore e componente dello staff personale del suddetto Sindaco, nella flagranza del delitto di cui all'art. 319- quater del c.p. ( "Induzione indebita a dare o promettere utilità"), fattispecie delittuosa intermedia tra la corruzione e la concussione. Secondo gli inquirenti avrebbe "ricevuto indebitamente la somma di denaro di 6.000 euro in contanti da un imprenditore operante nella penisola sorrentina, in relazione all'appalto per l'affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023 - 2026, aggiudicato allo stesso dal Comune di Sorrento, per un valore complessivo a base d'asta di oltre 4,5 milioni di euro".

L'arresto è stato effettuato allorché l'imprenditore, nel corso di una cena appositamente organizzata a tal fine in un ristorante di Sorrento, avrebbe consegnato al Sindaco e al suo collaboratore la suddetta somma di denaro in contanti, costituente un'ulteriore tranche della maggior somma di denaro indebitamente pattuita, pari complessivamente ad euro 120.000.
All'atto dell'arresto, i finanzieri hanno rinvenuto la somma di denaro, poco prima consegnata dall'imprenditore, in parte, sulla persona del Sindaco (€ 4.500) e, in parte, sulla persona del suo collaboratore (€ 1.500).

Dalle indagini è emerso che, a fronte della somma di denaro pattuita, in relazione all'appalto su indicato, l'imprenditore, sino alla data del 20.5.2025, avrebbe corrisposto al Sindaco di Sorrento, direttamente o per il tramite del suo collaboratore, la somma complessiva di euro 66.000.
Dalle indagini è emerso, altresì, che lo stesso imprenditore in precedenza avrebbe corrisposto  al Sindaco Coppola e al suo collaboratore, in più soluzioni, la somma complessiva di euro 50.000 in contanti, in relazione all'aggiudicazione, al suddetto imprenditore, di un altro appalto, da parte del Comune di Sorrento, relativo ad un servizio sempre legato all'ambito scolastico per  il triennio scolastico 2022-2025.

Nella flagranza di reato la Guardia di Finanza ha proceduto ad una perquisizione d'iniziativa nell'abitazione del Sindaco, nel corso della quale sono stati rinvenuti oltre € 34.000 in contanti.

L'arresto del primo cittadino di Sorrento costituisce l'approdo di una indagine più complessa svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, nell'ambito della quale, contestualmente all'arresto in flagranza,  le Fiamme Gialle, anche con l'ausilio di unità cinofile "cash dog",hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione domiciliare, locale e informatica, emesso dalla Procura oplontina, nei confronti di 22 soggetti, tra cui altri dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento e imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal predetto  Comune nonché un soggetto fiduciario del Sindaco, indagati per i reati di corruzione (art. 319 c.p.), turbativa d'asta (art. 353 c.p.) e peculato (art. 314 c.p.).

All'esito delle perquisizioni, sono stati sottoposti a sequestro documenti di interesse investigativo, smartphone, pc e tablet rinvenuti nella disponibilità degli indagati nonché ulteriori somme di denaro in contanti, per un  importo complessivo pari ad oltre 285.000 euro, di cui oltre 34.000 euro nell'abitazione del Sindaco e oltre 167.000 euro nell'abitazione (in particolare, occultati in un incavo di un tavolo da biliardo) di un "sensitivo", abitante a S.Maria a Vico, fiduciario e referente del Sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori.
Già in precedenza, in data 28.12.2024, il Sindaco di Sorrento, dopo essersi incontrato in S.Maria a Vico con il suo fiduciario, era stato controllato dalla Guardia di Finanza e trovato in possesso della somma di denaro in contanti, pari ad euro 15.000, occultata all'interno di una confezione di panettone, che, dal complesso delle investigazioni effettuate, risultava riconducibile a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del Sindaco, per il tramite del suo fiduciario, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento.
Nell'occorso la somma di denaro era stata sequestrata ma successivamente era stata dissequestrata e restituita al Sindaco dal Tribunale del riesame.

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