È scesa la notte. La pioggia che aveva dato una tregua è riapparsa. A Terzigno non si dorme. Le famiglie sfrattate con la partecipazione solidale dei vicini e di tutti coloro che stanno vivendo con rammarico questa triste vicenda, sono scese in strada. Portano in mano delle candele, la cui luce è simbolo di speranza. Quella speranza che le quattordici coraggiose famiglie nonostante la situazione critica ancora non hanno perso.
La lunga giornata di protesta contro lo Stato continua senza sosta. Le famiglie vogliono proteggere le proprie abitazioni che hanno acquistato regolarmente per poi scoprire che erano abusive solamente dopo anni. Di fatto, per ordine del Tribunale le ruspe entreranno in azione ma manderanno in frantumi i sogni e le speranze di tanti onesti cittadini truffati. In via Panoramica la rabbia è tanta ed è per questo motivo che è stata organizzata una fiaccolata questa sera alla quale hanno preso parte diversi cittadini. Presenti anche le "Mamme Vulcaniche" e alcuni gruppi religiosi oltre che i residenti. Un centinaio di persone che, nonostante la pioggia e il freddo di novembre, si sono radunati per dire no alle ruspe.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.