Sant’Antonio Abate avrà una propria Casa di Comunità, con un team multidisciplinare di Medici di Medicina Generale, Medici Specialisti, infermieri di Comunità, altri professionisti della Salute e assistenti sociali al servizio della sola popolazione abatese. L’approvazione del progetto ci arriva direttamente dal provvedimento statale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Realizzazione Strutture M6C1, che attesta al nostro comune €1.344.000,00 per la realizzazione dell’intervento in via Masseria Piccola, località Capomazza, al confine con il Comune di Lettere.
Sarà erogata assistenza primaria, specialistica e assistenza intermedia, in particolare al paziente cronico. Opereranno per noi Dirigenti medici (territoriali e ospedalieri), specialisti ambulatoriali, MMG ed eventualmente PLS, psicologi, infermieri, assistenti sociali oltre ad operatori dedicati alle attività di accoglienza e ad altre figure professionali, in relazione alle specificità del nostro singolo territorio. Ci sarà l’area dell’accoglienza (CUP, PUA), l’area ambulatoriale (MMG; specialistica; attività infermieristiche, punto prelievi, vaccinazioni), l’area di diagnostica strumentale per immagini.
La CdC diventerà il punto di riferimento continuativo per la popolazione, rappresenterà la dimora del cittadino/utente, rispondendo ai principi di ospitalità ed accoglienza.
«Il nostro lavoro amministrativo coordinato con l’Assessore alle Politiche Sociali, Catello di Risi, e con gli uffici frutta risultati giorno dopo giorno. Con un’infrastruttura informatica, un punto prelievi e la strumentazione polispecialistica, potremo permettere di garantire la presa in carico della comunità di Sant’Antonio Abate. Non ne potremmo essere più fieri. Siamo sul posto e determinati ad andare avanti!»
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.