Pompei ha detto addio al suo sindaco Carmine Lo Sapio, scomparso ieri a 72 anni. Una folla di cittadini ha atteso, silenziosa e commossa, l'uscita della bara dal Comune, che ha attraversato piazza Bartolo Longo poco prima delle dieci di questa mattina, per entrare nel Santuario. A fianco della famiglia, erano presenti anche i sindaci dei Comuni vicini e numerose autorità locali. L'arcivescovo Tommaso Caputo ha celebrato la cerimonia funebre e, nell’omelia, ha voluto ricordare le qualità umane e istituzionali di Lo Sapio.
Caputo ha spiegato: "Ha continuato ad assolvere, sia pure con le necessarie limitazioni, fino all’ultimo, il suo servizio di amministratore, ha dato dimostrazione di quel senso del dovere che va posto a capo, come elemento essenziale, dell’impegno di chiunque si cimenti nel difficile ambito del bene comune", sottolineando come Lo Sapio avesse dedicato la sua vita al servizio della città, sempre con un impegno costante per il miglioramento di Pompei. L'arcivescovo ha poi fatto riferimento all'ultimo messaggio pubblico che Lo Sapio aveva rivolto ai suoi concittadini, poco prima della sua morte. "Un nobile messaggio lasciato ai cittadini, una dimostrazione del suo attaccamento e amore alla città", ha detto, ricordando la lettera in cui il sindaco aveva annunciato di affidare la guida della città alla vicesindaca Andreina Esposito. "La Città, toccata nel dolore pur nella speranza sempre aperta del Natale, non può che accompagnare con un grazie sentito, l’ultimo viaggio terreno del suo primo cittadino. Un grazie per la generosità, per l’impegno e per la dedizione alla nostra Pompei". Le sue parole hanno toccato profondamente la comunità, che ha vissuto il suo addio con grande dolore e gratitudine. Pompei ha salutato il sindaco con una riconoscenza sentita, consapevole del vuoto che lascia, ma anche dell’eredità che ha costruito attraverso il suo instancabile lavoro per il bene della città.
Le parole di mister Ignazio Abate, Leonardo Candellone e Alessandro Confente
