La mobilità urbana di Castellammare di Stabia sembra finalmente muovere passi concreti. Già durante l’amministrazione Cimmino erano stati avviati tentativi di riorganizzare il traffico con un Piano Urbano della Mobilità, un progetto ambizioso che gettava le basi per una città più accessibile, un piano poi accantonato per il covid e per le contestazioni di una fetta di città. Oggi, l’amministrazione Vicinanza prova a dare concretezza a opere strategiche avviate nel passato, durante le passate amministrazioni, che possono rappresentare i mattoni di una futura trasformazione. L’inaugurazione della nuova stazione Circumvesuviana Stabia Scavi è uno dei primi segnali di questa evoluzione. Non si tratta solo di un ammodernamento infrastrutturale, ma di un passo importante verso una mobilità più integrata e funzionale. In parallelo, il progetto dell’ascensore inclinato che collegherà la stazione di Castellammare Centro alla collina di Varano aggiunge un’altra tessera a questo puzzle. La soluzione, oltre a rendere più facile l’accesso alle zone alte della città, promette di alleggerire il traffico nelle aree centrali, creando una connessione rapida e diretta tra il cuore della città e i quartieri più elevati. Prosegue anche il progetto del tram leggero Castellammare-Gragnano, che potrebbe rappresentare una vera svolta nella mobilità urbana, migliorando i collegamenti tra i comuni della zona e contribuendo a ridurre la congestione sulle strade principali. Con queste opere, Castellammare sta cercando di modernizzarsi. Tuttavia, resta aperta la questione di un piano complessivo di mobilità che possa integrare tutte queste iniziative in una visione strategica coerente. Le ZTL temporanee, pur utili in alcune situazioni, rischiano di rimanere soluzioni frammentarie senza una progettualità organica che le sostenga. Se la città vuole ambire a diventare una meta turistica di riferimento, la gestione della mobilità deve essere al centro del processo. Con il tram e l’ascensore inclinato, Castellammare ha l’opportunità di cambiare il volto del trasporto pubblico, ma è fondamentale che questi interventi siano parte di una visione complessiva che risponda alle esigenze di residenti, turisti e commercianti. Il futuro della mobilità cittadina passa quindi attraverso una riflessione sull’integrazione di tutte queste soluzioni, puntando a rendere Castellammare non solo più vivibile, ma anche più attrattiva per chi la visita.
De Gregorio: «Le opere si completeranno assolutamente entro il 2026». Il sindaco Vicinanza: «E’ un'opera strategica e anche architettonicamente bella»