Il personale della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, diretto dal Comandante Andrea Pellegrino e coordinato dalla Direzione Marittima di Napoli, dalle prime ore della mattinata odierna ha vigilato sulle operazioni di rimozione e trasporto dell’imbarcazione da diporto denominata “Sciocco”, che versava in condizione di semi affondamento presso la località “punta Lagno” nel comune di Massa Lubrense.
Lo scorso 9 luglio l’unità, mentre navigava in direzione di Torre Annunziata, per cause ancora da chiarire subiva un’avaria che ne determinava l’imbarco di acqua, al punto di costringere l’equipaggio all’abbandono del mezzo.
Dopo il soccorso, l’unità si arenava presso punta Lagno del comune di Massa Lubrense, all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. La proprietà si è attivata da subito fine di rimuovere, a proprie spese, il pericolo costituto dall’imbarcazione e dal carburante presente a bordo; tuttavia le condizioni meteorologiche non ne hanno consentito un immediato recupero fino ad oggi. Dai primissimi momenti consenguenti l’affondamento, La Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia ha subito attivato una rete di controlli e monitoraggio della situazione con l’obiettivo di scongiurare qualsiasi conseguenza che potesse ricadere sulla sicurezza della navigazione dato l’intenso traffico diportistico che interessa la zona, nonché qualsiasi possibile forma di inquinamento, considerando la rilevante importanza ambientale costituito dal punto di stazionamento del relitto. Al tal fine, nelle immediatezze dell’evento, è stato anche coinvolto il 3^ Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Napoli, il quale ha effettuato alcune ispezioni subacquee che hanno attestato l’assenza di fenomeni inquinanti. L’area è stata interdetta a tuti gli usi pubblici e privati tramite apposita ordinanza di sicurezza della navigazione emessa dalla Sezione Tecnica della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia. Le favorevoli condizioni metereologiche e di mare che si sono verificate questa mattina hanno consentito l’esecuzione delle operazioni di recupero nella massima sicurezza tramite le dipendenti unità navali GC B157 e motovedetta CP 542, che hanno scortato il convoglio fino al porto di Torre Annunziata, per le successive azioni del caso.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.