«Oggi é San CATELLO...! Non cercate sui calendari...Perché non troverete nulla...per trovare San Catello dovete cercare soltanto nel cuore dei cittadini stabiesi...Viva il Nostro Santo patrono!». Questo il messaggio di auguri pubblicato sui canali social dell'Arcidiocesi Sorrento-Castellammare in occasione della Festa del Santo Patrono di Castellammare di Stabia.
Ancora un anno senza che la statua di San Catello possa sfilare per le strade della città, senza poter entrare nel cantieri navale di via Duilio. La pandemia limita ancora la vita sociale e religiosa dei cittadini di Castellammare di Stabia che, anche quest'anno, devono rinunciare alla tanto amata processione del loro Santo Patrono. Viste le attuali norme sanitarie in vigore per il contenimento della pandemia, la statua del Santo Patrono di Castellammare di Stabia oggi non verrà trasportata per le strade e i quartieri della città, né si fermerà presso i cantieri navali come in passato. Il programma prevede oggi alle 10.30 la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano al cospetto delle autorità civili e militari. Un percorso dedicato consentirà comunque ai fedeli di rendere omaggio a San Catello e rivolgergli una preghiera all’interno della Cattedrale, con accessi contingentati e distanziamento sociale.
«San Catello, proteggi questa città e tutti gli stabiesi e fai in modo che ogni nostra azione sia ispirata alla grandezza di questa terra, alla sua storia, alla sua cultura ed alla sua umanità - il messaggio del sindaco Gaetano Cimmino primo di recarsi questa mattina in chiesa - Anche quest’anno la Tua statua non attraverserà le strade, ma confidiamo di vederTi tra la Tua gente nelle celebrazioni di maggio. Aiuta Castellammare ad uscire da questo difficile momento di emergenza pandemica e fai risplendere il sole dove persiste il timore».
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»