Hanno scelto Castellammare di Stabia quale luogo ideale per disputare le finali del torneo di volley Don Bosco Cup 2012. Sei squadre under 14 femminile provenienti da tutta Italia si sono affrontate in una tre giorni di festa e aggregazione.
"Siamo riusciti a portare a Castellammare questa manifestazione - ha detto l'assessore Franco Ilardi - , dopo aver disputato altre fasi in località del nord come Lignano Sabbiadoro. Prima da funzionario e poi da assessore ho cercato di essere coinvolto il più possibile in questa iniziativa. Ho potuto ammirare l'impegno profuso dalla presidente Maria Rosaria Lupo, dalla preside Savarese, dalla sig.ra Vittoria Lamarra che hanno dato l'anima per la buona riuscita della manifestazione. Anche la pallavolo come il calcio può dare lustro a questa città e devo dire che le tante atlete accorse qui, hanno dato e ricevuto tanto da Castellammare essendo rimaste incantate dalle bellezze locali".
"Sono sei squadre che condividono il sano agonismo - ha spiegato Maria Rosaria Lupo, presidente PGS Campania - e la possibilità di fare uno sport pulito e di tipo educativo , quello delle polisportive giovanili salesiane. Altro fattore fondamentale è la diffusione del motto del fondatore delle PGS, Gino Borgogna, ovvero "Sognare che sia ancora festa", il quale ci dà la speranza affinchè le PGS possano, nel loro piccolo, adoperare per sempre".
Felicissima della buona riuscita della manifestazione è la preside Elisa Savarese. "Nulla come lo sport è capace di aggregare - ha detto - , evitare personalismi e gettare le basi per una prospettiva di pace. Castellammare è stato un punto di incontro per questi tanti giovani che sicuramente vorranno ritornare e io auguro mi auguro che portino sempre nel cuore il ricordo di questa bella esperienza a Castellammare e la facciano così conoscere anche al di fuori della regione Campania".
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»