Pugno duro delle istituzioni contro i falò dell'Immacolata nei quartieri. Alla luce di quanto successo lo scorso anno quando al Savorito fu innalzata una pila di legno con un messaggio della camorra contro i pentiti, quest'anno Comune di Castellammare e Prefettura sono pronti a bloccare sul nascere ogni iniziativa. Nella città delle acque dovrebbero arrivare circa 200 agenti per aiutare polizia, carabinieri e polizia municipale nel controllo del territorio ed evitare l'accensione dei 'fucaracchi'. Occhi puntati soprattutto sui rioni a rischio camorra: si preannuncia una presenza massiccia di forze dell'ordine al Savorito, Moscarella, Scanzano e in molte altre zone della città. L'obiettivo è quello di non far accendere nessun tipo di falò e soprattutto bloccare feste di piazza improvvisate e prive di autorizzazioni dalle quali lo scorso anno sono arrivati messaggi di supporto per i boss locali (come nel caso del Savorito).
Per questo motivo le forze dell'ordine stanno setacciando il territorio alla ricerca dei depositi di legna dei rioni. Nella giornata di ieri è scattato un sequestro al Cicerone ma non sarà l'ultimo. Lo sforzo degli investigatori continuerà nelle prossime ore nei diversi punti della città per evitare l'accumulo di materiale. L'amministrazione comunale ha quindi ottenuto l'aiuto della Prefettura per fronteggiare questa situazione d'emergenza. Con le sole risorse locali era impossibile portare avanti la battaglia e per questo motivo da Napoli arriveranno i rinforzi richiesti. La lunga lotta fra Stato e quartieri è appena partita: sarà una settimana intensa fino a quando non arriverà la notte dell'Immacolata, blindata, per la resa dei conti.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.