Due settimane alla notte del 7 dicembre, giorno dei falò dell’Immacolata. A Castellammare di Stabia i ragazzi sono convinti di poter continuare a portare avanti l’antica tradizione dell’accensione dei fucaracchi nei quartieri, nonostante negli ultimi anni il pugno duro delle forze dell’ordine sta rendendo vita difficile a chi continua a perseverare in questa forma d’illegalità.
E così prosegue la raccolta della legna in varie zone della città. Materiale che viene di solito ammassato in aree aperte dove poi si conta di poter allestire il falò. E’ il caso del rione Annunziatella dove nel piazzale adiacente alla chiesa da giorni si continua a raccogliere legna. Quello che ne scaturisce è un’immagine di degrado e di abbandono. A questo punto è facile ipotizzare un intervento del Comune di Castellammare di Stabia e la ditta incarica per il sequestro della legna, così come fatto nei giorni scorsi in altre zone della città.
Proprio per scongiurare l’accensione dei falò nei rioni e per incentivare i cittadini a preferire i falò della legalità, lo stesso ente di Piazza Giovanni XXIII sta organizzando un evento sull’arenile, così come accadeva prima della pandemia da Covid-19. Ma intanto in città si deve alzare l’attenzione sul fenomeno della raccolta di materiale da incendiare nella notte dell’Immacolata.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»