«Il fiume Sarno esonda e mette in pericolo i cittadini di Castellammare. È successo ieri, di nuovo. Non è colpa del destino. Ma di Vincenzo De Luca. Il 10 luglio del 2017 avevo chiesto alla Giunta regionale di intervenire perché si sapeva che sarebbe successo. E invece non hanno fatto nulla. Fregandosene dei pericoli e dei rischi per i cittadini. La nostra Regione merita di più. Credetemi, diventerà quel che sogniamo, quel che meritiamo che sia». A dirlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Severino Nappi dopo l'ennesima esondazione del fiume Sarno che ha intrappolato residenti e commercianti per tutta la giornata.
Nappi si accoda così al deputato Lello Vitiello che nella giornata di oggi aveva chiesto un intervento del governo per eliminare il rischio inquinamento. La questione Sarno alimenta quindi il dibattito politico anche alla luce della visita del ministro Sergio Costa nei pressi della foce nel mese di dicembre scorso. E' partita infatti l'attività di analisi da parte del ministero che dovrebbe far partire un masterplan nei prossimi mesi per individuare gli interventi necessari. Ma gli stabiesi, così come i cittadini di Torre Annunziata e Pompei, si aspettano un gesto nell'immediato, quantomeno per ridurre il rischio esondazione. E' sempre più necessario il dragaggio del fiume, quantomeno per ridurre i rifiuti e il fango che di fatto blocca il cammino dell'acqua che, nei giorni di piena, inevitabilmente rompe gli argini. La Regione, per eliminare il rischio, vorrebbe procedere la seconda Foce che è stata approvata da Castellammare ma rifiutata invece da Torre Annunziata. La fine dei disagi, quindi, è ancora lunga.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»