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Castellammare - Falò dell'Immacolata: le forze dell'ordine bloccano i rioni. La pioggia spegne quelli dell'arenile

Festa dell'Immacolata amara per gli stabiesi. Nente feste nei rioni, e quella in villa comunale è un flop. Ora voce a "Fratielle e Surelle".

tempo di lettura: 3 min
di sr
08/12/2019 01:02:53

La task force ha dato i suoi frutti, in gran parte dei quartieri. I sequestri dei giorni scorsi e la presenza fissa delle forze dell’ordine ha evitato l’accensione dei falò in tutti i rioni di Castellammare di Stabia.

Il caos dei giorni scorsi ha fatto sì che i ‘fucaracchi’ venissero accesi solo in località sicure e sotto lo sguardo degli agenti di polizia. Presidiati e militarizzati i rioni a rischio  dove l’anno scorso partì la sfida contro lo Stato con le minacce di morte ai pentiti al Savorito.

In villa Comunale, invece, alla mezzanotte in punto sono stati accesi i tre falò predisposti dall’amministrazione comunale. Nonostante la pioggia e le difficoltà iniziali ad innescare le fiamme, le tre piccole pire di legna issate sull’arenile sono state accese. Diverse centinaia le persone presenti sul lungomare di Castellammare di Stabia, peraltro chiuso al traffico veicolare per l’occasione. Annullati invece gli spettacoli della Tammorra e dei “Ditelo voi”. 

Un falò è stato invece accesso a Pozzano, proprio davanti alla chiesa. Così come un fucaracchio è stato accesso a Gragnano ed esattamente al Parco Imperiale. Qui, sotto lo sguardo vigile delle forze dell’ordine, i residenti della zona hanno acceso un grande falò accompagnato da musica e fuochi d’artificio.

Polemiche a Castellammare per il pugno duro dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine che hanno deciso di impedire ad ogni costo l’accensione dei fucaracchi nel vari rioni della città. A questo si è unita una pessima organizzazione della festa in villa comunale che, complice anche la pioggia, non ha sortito gli stessi successi degli anni passati. A tutto ciò si è aggiunto il mancato svolgimento della processione, tanto voluta lo scorso anno dal campianto Lello Radice. 

L’obiettivo di Comune e forze di sicurezza era quello di evitare l’intromissione della camorra all’interno della festa religiosa, soprattutto dopo l’episodio dello striscione contro i pentiti dello scorso anno al Savorito. E così per l’intera giornata di ieri gli agenti in compagnia di Am Tecnology sono entrati in azione al Cicerone dove hanno subito abbattuto la pila di legna che si stava innalzando. Proprio qui i residenti hanno affisso un manifesto con scritto: «L'Immacolata non è camorra». Setacciato anche il rione Spiaggia dove addirittura alcuni minorenni hanno lanciato pietre e molotov contro la polizia di Stato per poi fuggire fra i binari della Ferrovia. Sotto assedio anche Scanzano e Savorito, luoghi da anni sotto il controllo della criminalità organizzata e bunker dei D’Alessandro e degli Imparato.

Ma la notte è ancora lunga e tra poco toccherà alle voci votive di “Fratiell e Surelle” concludere la dodicina della novena alla Madonna. E chissà che qualche falò non spunti insieme alle luci dell’alba.

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