«Non sono una bestia … ho sbagliato e pagherò». Questo, in estrema sintesi, il messaggio che ha voluto far arrivare alla città di Castellammare di Stabia Antonio Longobardi, il 47enne che si è consegnato martedì alle forze dell’ordine e componente del gruppo che nella notte tra venerdì e sabato scorso picchiarono il carabiniere nel centro della città. Una lettera riportata questa mettina dalle colonne del quotidiano Metropolis che ne riprende alcuni passaggi.
Sarebbe lui l’uomo che nel video acquisito dalle forze dell’ordine colpisce Giovanni Ballarò con un tavolino in alluminio. Un colpo che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi. Come gli altri 4 finora fermati, Longobardi si dice pentito per quanto accaduto ed ha voluto per questo scrivere una lettera affidata ai suoi legali.
««So che dire adesso che sono un bravo ragazzo, un buon padre di famiglia, un buon marito è troppo tardi. Quel gesto, ormai, l’ho compiuto e purtroppo neanche io so darmi una spiegazione. So che l’intera città di Castellammare è ferita, perché questi episodi non dovrebbero mai accadere. Le mie scuse vanno prima di tutto al militare e a tutta l’arma dei carabinieri. Spero che un giorno possa perdonarmi. Ho sbagliato e pagherò, ma credetemi non sono una bestia come mi stanno definendo . Sono un ragazzo che ha sbagliato e possiamo sbagliare tutti. Giudicare è giusto ma non definitemi un mostro perché non lo sono … L’unica cosa che mi rincuora è sapere che il militare sta bene ed è tornato a casa con la sua famiglia».
Intanto proprio oggi, alle 18,30, si svolgerà in villa comunale una manifestazione per dire no alla violenza. Un evento organizzato dalla Chiesa ed a cui parteciperanno anche mons. Francesco Alfano ed il sindaco Gaetano Cimmino. A partecipare saranno anche tanti cittadini e politici della città stabiese che tenta così di mettersi alle spalle quanto accaduto e guardare avanti con fiducia.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»