Cronaca
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Castellammare - ADDA: «Dall'amministrazione comunale stabiese un obolo per Nerone»

Secondo quanto racconta l'associazione che opera in difesa degli animali, la disponibilità concessa dal Comune è stata di 500 euro per 12 mesi di ricovero.

tempo di lettura: 6 min
25/02/2021 18:23:12

Da alcuni mesi, per evitare che venisse ricoverato in un canile, l'associazione ADDA - la sua presidentessa Rosaria Boccacini - hanno iniziato a prendersi cura di Nerone, il c.d. sindaco di Castellammare di Stabia. Un impegno notevole, sia fisico che economico, per l'associazione in difesa degli animali. Per questo, avevano chiesto al Comune di contribuire alle spese, anche in considerazione di una grave malattia che ha colpito il povero cane. Ebbene, secondo quanto racconta l'ADDA, la disponibilità concessa dal Comune è stata di 500 euro per 12 mesi di ricovero.

Di seguito riportiamo la nota stampa diffusa dall'associazione ADDA a firma della sua presidentessa Rosaria Boccacini:


Nerone, il cane-simbolo della nostra città, era già da due mesi ospite dell’A.D.D.A., e più specificamente della sua Presidente Rosaria Boccacini, quando via telefono (e poi via mail per formalizzare la cosa) l’Associazione ha ricevuto dall’Amministrazione Comunale stabiese, per il tramite del Responsabile del Settore Economico-Finanziario, un’offerta di contributo per la gestione dell’amico Nerone. A tale scopo, ci è stato richiesto di produrre relazione dettagliata, a descrizione dell'impegno economico legato a tale gestione.

La relazione che abbiamo scritto, e inviato, ha meticolosamente spiegato il rilevante impiego di mezzi, economici e operativi, che ospitare Nerone comporta; impegno la cui portata si può anche parzialmente intuire, se si considera che si tratta di un cane di grande taglia, abituato a vivere libero e sofferente di una patologia tumorale alla bocca non operabile e non curabile se non con dei palliativi.

Ovviamente, si tratta di somministrargli cibo adatto, che tra parentesi Nerone mangia in quantità notevole perché a causa della sua malattia non assimila, o in alternativa sparge in giro perché soffre la vita di appartamento; si tratta di somministrargli farmaci che acquistiamo; si tratta, ancora, di effettuare pulizie straordinarie quotidiane. Ingenti, sia i danni ai mobili e agli oggetti funzionali della casa, che i costi per plaid, coperte e teli di cellophane che servono per preparargli un posto caldo e pulito destinato al riposo. Stare con i balconi aperti giorno e notte da mesi ha ridotto la casa simile ad una cella frigorifera e tentare di renderla abitabile ha un costo ingente.

A fronte della dettagliata descrizione delle spese affrontate dall’Associazione per garantire a Nerone un’esistenza più che dignitosa -oltre ad affetto e a lunghe passeggiate ogni giorno con i suoi amici umani di sempre- ci siamo sentiti offrire dall’Amministrazione comunale un contributo di 500 € per l'intero anno 2021; pari a 40 € mensili. Praticamente, un obolo.

L'A.D.D.A. ha espresso sin dall'inizio la sua disponibilità ad accettare un contributo che coprisse anche solo parzialmente le spese in questione, consapevole della situazione economico-finanziaria non florida in cui versa il Comune stabiese; ma non è chi non veda, che vi è abissale differenza tra contributo a parziale copertura e offerta di elemosina. Non a caso, teniamo a precisare che quando si trovano in giro “barattoli” destinati a raccolte di contributi asseritamente destinati alla nostra Associazione, l’A.D.D.A. in realtà non ha nulla a che vedere con tali faccende, né nella vendita di foto di Nerone.

Infatti, in oltre 32 anni di attività a 360 gradi a tutela degli animali sul territorio, non abbiamo mai elemosinato alcunché, nonostante l'enorme impegno economico sinora sostenuto per tutelare gli amici animali. In  oltre 32 anni di attività, si è andati avanti grazie all'impegno, se non all'abnegazione, di singole persone, di singoli cittadini. Gente che continua a sognare. E che ancora oggi ha un sogno: che da domani, anzi da subito, la parola RISPETTO assuma un significato tangibile, non solo per chi come noi, ancora crede nella civile convivenza uomo-natura-animale, ma anche per chi dovrebbe tutelare tutti i viventi sul territorio, compresi quelli che non hanno voce, come gli animali. Compresi quelli che come noi, non "portano voti" e mai li porteranno.

Ciò che è avvenuto anche in questa occasione, ha rappresentato l’ennesima delusione che le amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, ci hanno inflitto; saremo sempre grati a quei due/tre assessori che in questo trentennio, conoscendo il significato della parola RISPETTO, ci hanno ascoltato, seguito e sostenuto, comprendendo con chi avevano a che fare e mostrando scarso interesse per il "farsi pubblicità" fine a sé stesso.

Ciò che è avvenuto ci ha convinti, e non abbiamo avuto esitazioni a farlo, a ringraziare sì, per l’obolo che ci è stato offerto per prenderci cura di Nerone e per evitargli di terminare la sua esistenza vissuta all’insegna della libertà del rispetto e dell’amore, in un canile; ma a rifiutare l’obolo medesimo, non foss’altro che per dignità.

Questo ennesimo episodio pone ancora meglio in luce la falsità delle prospettazioni di coloro che ritengono l'A.D.D.A. destinataria di sovvenzioni comunali (nulla di più lontano dalla realtà) e per tal motivo indirizzano alla nostra Associazione richieste di cibo e perfino di denaro.

In un momento di emergenza pandemica, riteniamo tra l’altro opportuno sottolineare che il sostegno alle famiglie in difficoltà e quello destinato ad un'Associazione come la nostra che si occupa degli amici animali, non sono in alcuna relazione l'uno con l'altro, il che equivale a dire che l'un sostegno non può escludere l'altro.

Riguardo a Nerone, nella relazione che abbiamo inviato agli organi comunali, avevamo proposto quella che secondo noi rappresenta la soluzione migliore, perché rispettosa dello stesso Nerone: consentirgli di continuare -INDISTURBATO- a vivere libero, nelle strade della città che ha contribuito a rendere famosa per ragioni positive una volta tanto, curato e assistito da libero dai volontari dell'Associazione e dai tanti cittadini che lo amano e che ne sentono la mancanza, con una cuccia degna di tale definizione da posizionare nei pressi di Mister Kebab (via IV Novembre) il cui titolare è particolarmente affezionato a Nerone.

Ci siamo sentiti rispondere, per le vie brevi, che ce lo possiamo scordare, perché sarebbero arrivate di nuovo centinaia di telefonate intese a far prelevare il povero Nerone e farlo trasportare in canile sanitario (cioè, in gabbia).

Eppure, il 12 febbraio i veterinari dell’ASL, che sono venuti a casa di Rosaria Boccacini a controllare le condizioni di Nerone, le hanno trovate talmente migliorate, e nel complesso soddisfacenti, da dare il via libera alla reimmissione sul territorio, ovviamente con l’attento monitoraggio dell’A.D.D.A.

Questo, per dimostrare che l’amore e il rispetto non si comprano. E che dell’elemosina, non sappiamo che farcene, né noi né Nerone.

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