65mila euro per procedere con le demolizioni nel Comune di Castellammare di Stabia. È questa la cifra che Palazzo Farnese ha richiesto a Cassa Depositi e Prestiti per abbattere una costruzione abusiva in via Schito, nella periferia nord della città. Dopo che la Corte d'Appello di Napoli ha ufficialmente definito abusiva la struttura, il Comune avrebbe dovuto provvedere alla rimozione ma nel frattempo sono passati circa dieci anni. Nel settembre scorso è arrivato l'ennesimo sollecito che ha spinto gli uffici comunali a richiedere un anticipo a Cdp e procedere così con l'abbattimento. Di casi come quello di via Schito ce ne sono diversi in tutto il territorio stabiese. Sono infatti decine le costruzioni già definite illegali da un processo e che attendono di essere completamente demolite. Molte di queste sono presenti anche nell'area archeologica di Varano e che di fatto bloccano lo sviluppo del turismo culturale di Castellammare.
Negli ultimi tempi il Comune stabiese ha impresso una notevole accelerata alla lotta all'abusivismo. Di settimana in settimana, i tecnici comunali e gli agenti della polizia municipale sono in azione per controllare cantieri vecchi e nuovi e verificare le dovute autorizzazioni. In più passi in avanti si hanno anche con gli abbattimenti veri e propri che da oltre un decennio attendono di essere realizzati.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.