Maurizio D'Amora
"Il riferimento deve essere chiaro: il comportamento del buon padre di famiglia e cercare sempre di tradurre le buone intenzioni in fatti concreti".
Si presenta così, con queste parole, il nuovo Direttore Generale dell'Asl Napoli 3 Sud Maurizio D'Amora, laureato in medicina, 55 anni, napoletano, fresco di nomina e di insediamento ufficiale (3 ottobre 2011).
"Abbiamo davanti a noi tre anni intensi di lavoro in cui dobbiamo cercare, ognuno per le proprie competenze, di costruire un sistema salute di qualità per i nostri cittadini secondo gli obiettivi fissati dalla Giunta regionale ancorati al recupero del disavanzo. D'altronde la nostra è un'Azienda che produce salute e, per svolgere bene questa mission, occorre saper valorizzare tutti gli operatori facendone una squadra in grado di individuare criticità e suggerire correttivi adeguati."
Tra i primi atti del nuovo Direttore Generale la convocazione delle parti sociali (sindacati) "che vanno coinvolte, attraverso sinergia di intenti e comunione d'azione, in un percorso congiunto per cercare le migliori soluzioni possibili in funzione delle risorse disponibili.
"Dobbiamo avere la capacità di muoverci su due binari: legalità e riforme. Per migliorare i servizi sanitari erogati - aggiunge D'Amora - coinvolgeremo anche i rappresentanti delle associazioni di tutela in base alle aree di interesse".
"Oggi l'Azienda apre una stagione diversa transitando dalla fase commissariale a quella ordinaria con valutazioni trimestrali e semestrali. Tutti devono avere la capacità di mettersi in discussione e di fare autocritica per elevare gli standard qualitativi delle prestazioni erogate. La base di partenza è buona. La gestione commissariale di Vittorio Russo, cui vanno i miei ringraziamenti, ha lasciato un bilancio in linea con i parametri imposti dalla Regione e conti in ordine".
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match contro la Cremonese: «Una cosa bella per Castellammare ed è di buon auspicio per altre realtà come la nostra. Il recupero di Fortini? Vedremo, siamo fiduciosi.»
