«Sono anni che ci ripetiamo: il dissesto idrogeologico è divenuto un problema serio per l'incolumità pubblica e perciò servono interventi di ripristino periodici e monitoraggio costante delle aree a rischio. Perché le frane e gli smottamenti, e non ultimo le cadute accidentali degli alberi, possono ripetersi ancora» . È preoccupato ed amareggiato Ernesto Freiles, presidente della Pro Natura, alla luce dell'incidente accaduto ieri pomeriggio, sulla Circumvesuviana, per la caduta di un albero sulla cabina di pilotaggio del direttissimo per Sorrento che ha ferito gravemente capotreno e macchinista. Un pomeriggio da dimenticare, vissuto in prima persona anche da tre giovani ambientalisti, Giovanni Afeltra, Pasquale Avella e Catello di Capua, che stavano viaggiando proprio su quel treno per andare a prendere servizio come volontari della protezione civile, nei pressi del tunnel di Seiano. Giovani volontari che hanno cercato di mantenere, nei minuti antecedenti l'arrivo dei primi soccorsi, più tranquilli i viaggiatori aiutandoli ad uscire dai vagoni ferroviari in mezzo alle sterpaglie. «La mancanza di manutenzione delle aree verdi, anche con la potatura ed il taglio delle piante in posizione pericolante - ha spiegato il presidente Pro natura - non può più attendere, nè si possono solo cercare responsabilità a posteriori. Perchè se è grave che nessuno si fosse accorto degli alberi a rischio collasso, della collina sottostante il parco idropinico delle Nuove Terme - ha concluso Freiles - sarebbe ancora peggio, adesso, rimanere a guardare senza finalmente cominciare a verificare seriamente, con esperti del settore, lo stato dei luoghi, creando un tavolo tecnico permanente anche con l'ausilio di noi ambientalisti».
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»