La crisi del lavoro imperversa senza sosta in città e i dipendenti reclamano: "Gli accordi presi con i sindacati sono stati sconfessati".
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Mentre i lavoratori delle Terme si riunivano per valutare l'ipotesi di un'azione di protesta a causa della riapertura del complesso termale che tarda a concretizzarsi, la crisi del lavoro imperversa anche in altre aziende stabiesi. Quaranta operai dell'indotto Fincantieri, infatti, hanno manifestato davanti ai cancelli dello stabilimento di via Duilio, contestando il mancato pagamento degli stipendi, che sembra non percepiscano dal mese di luglio. Si tratta dei lavoratori del gruppo Gefa, che protestano perchè la loro ditta non ha onorato finora l'intesa raggiunta nei mesi scorsi: "Gli accordi presi con i sindacati quando si è optato per la Cassa Integrazione sono stati sconfessati uno ad uno - hanno dichiarato i dipendenti Gefa -. Manca una progettualità sul fronte lavorativo e persiste un clima di confusione generale che non produce nulla di buono. Stanno scadendo i contratti a termine e la Fincantieri non ha ancora contattato la nostra azienda per riconoscere ai lavoratori i compensi dovuti, pertanto la protesta era pressoché inevitabile. Non percepiamo lo stipendio dal mese di luglio e in questo stato non possiamo andare avanti".
Le interviste a Fabio Mangone - Direttore Museo Correale; Luca Di Franco - Sovrintendente Antichità, Belle Arti e Paesaggio; Gaetano Mauro - Presidente Museo Correale.
