Le due vittime sono padre e figlio, rispettivamente zio e cugino del pentito Salvatore Belviso. Il primo è deceduto al San Leonardo, il secondo è in sala operatoria ma non sarebbe in pericolo di vita.
tempo di lettura: 1 minAgguato in pieno centro a Castellammare di Stabia in via Virgilio all'incrocio con via Pietro Carrese. Due uomini sono stati vittima di una sparatoria e sono stati raggiunti da ripetuti colpi d'arma da fuoco. Si tratta di padre e figlio, rispettivamente zio e cugino del pentito Salvatore Belviso. Il primo, Luigi Belviso, 50 anni, è morto nel Pronto Soccorso dell'ospedale San Leonardo, mentre il secondo, Francesco Belviso di 20 anni, è stato da poco trasferito dal reparto di radiologia presso la sala operatoria ma non sarebbe in pericolo di vita. La strada è stata bloccata e transennata e sul posto sono sopraggiunti la Polizia Municipale, la Polizia di Stato e la Polizia Scientifica, che sta effettuando i rilievi del caso per ricostruire la dinamica dell'agguato. Finora sono stati reperiti cinque bossoli.
Secondo le prime informazioni raccolte sul posto, sembra che l'agguato sia iniziato in via Pietro Carrese. Rincorsi dai killer, padre e figlio si sono dati alla fuga a piedi giungendo in via Virgilio. Qui, proprio dietro l'angolo, sono stati raggiunti da diversi colpi di pistola sparati a ripetizione. Soccorsi, i due sono stati trasportati al vicino ospedale San Leonardo, ma per Luigi Belviso non c'è stato nulla da fare. Il figlio, Francesco, è stato subito condotto in sala operatoria per un delicato intervento chirurgico.
Luigi e Francesco Belviso sono zio e cugino del pentito Salvatore Belviso, killer del clan D'Alessandro, che il 3 febbraio 2009 fece parte del commando che uccise il consigliere del Pd di Castellammare di Stabia, Luigi Tommasino. Dal novembre 2011 Belviso collabora con la giustizia.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match: «Questa squadra ha la possibilità di entrare nella storia: sappiamo quanto è importante centrare i play-off. Buglio, campionato finito. Adorante è stato recuperato.»