Centinaia di persone e tantissima commozione oggi alla Cattedrale di Castellammare per i funerali di Gianluca Esposito, il 38enne militare stabiese deceduto due giorni fa per un infarto dopo essere stato al pronto soccorso. La vicenda ha attirato l’attenzione di tutta la cittadinanza e familiari e amici chiedono giustizia per Gianluca. A celebrare la messa è stato don Antonino D’Esposito e all’uscita è stato effettuato anche un picchetto da parte dei colleghi della Marina Militare.
Per quanto riguarda le indagini sul decesso, invece, la Procura di Torre Annunziata ha ufficialmente aperto un fascicolo d'inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati il nome di un medico. Si tratta di G. D. P., la dottoressa che ha visitato Esposito prescrivendogli degli esami da effettuare. Un atto dovuto in attesa della conclusione delle indagini che stanno seguendo i carabinieri della compagnia di Castellammare, agli ordini del maggiore Gianpaolo Greco e del capitano Carlo Santarpia. Martedì pomeriggio, infatti, Esposito si era recato al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia con un forte dolore all'addome e altri sintomi sospetti che avevano spinto i medici a richiedere accertamenti più approfonditi, tra cui un elettrocardiogramma. Stando alla ricostruzione dei carabinieri che indagano sul caso, però, mentre era in attesa della visita, Esposito si è allontanato dall'ospedale, forse scoraggiato dalla lunga attesa. Il decesso è avvenuto in auto, nei pressi di una farmacia a Scanzano, mentre il giovane militare attendeva la moglie che faceva degli acquisti. C’è attesa ora per i risultati dell’autopsia predisposta dalla Procura oplontina. “Ringrazio a tutti coloro che mi sono stati vicino in questi momenti – ha detto Fabio Esposito, fratello di Gianluca – e soprattutto tutti gli stabiesi per aver assistito ai funerali. Vedere una piazza immensa piena di stabiesi mi ha commosso”.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»
