Memorie storiche e attualità nell'augurio agli studenti del comandante Vincenzo Astarita.
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Piano di Sorrento. L'Istituto Nautico
Si è tenuto lo scorso venerdi 20 dicembre 2013, presso il Centro culturale comunale di Piano di Sorrento, l'incontro di presentazione del nuovo Annuario dell'Istituto Nautico "Nino Bixio".
Alla premiazione degli studenti del noto istituto carottese sia nuove che vecchie glorie della marineria costiera. Un sentito augurio per il futuro, nonché per le imminenti festività di Natale, è arrivato dall'Associazione Professionale Capitani Marittimi. «Quest'incontro vuole essere occasione d'integrazione fra generazioni, ma anche e soprattutto occasione d'integrazione all'interno del mondo marittimo e fra marittimi e popolazione - ha affermato nel proprio messaggio d'auguri il comandante Vincenzo Astarita, presidente dell'associazione C. M. Ciò mi dà l'opportunità di offrirvi almeno due spunti di riflessione. Eravamo, siete e sarete voi, futuri marittimi, portatori di benessere e di moralità.
Benessere perché sia a livello nazionale che a livello locale siamo elemento trainante dell'economia. A livello nazionale continuiamo a produrre oltre il 2,3% della ricchezza del nostro paese. A livello locale non temo smentite se affermo che la ricchezza da noi marittimi prodotta, supera quella prodotta dal turismo in penisola sorrentina. Ed allora perché riceviamo così poca attenzione? (pensate ancora nulla si è fatto e si fa per consentire il diritto di voto ai marittimi in navigazione ) La risposta non è difficile. Oggi il mondo, l'economia globalizzata, la cosidetta new economy, richiede pubblicità e, noi abituati e conformati all'atipico lavoro sul mare, appartenenti al mondo della produzione attraverso il sacrificio, la lontananza dagli affetti più cari, siamo schivi a mostrarci. E' questo il nostro limite : i fatti e non le parole, il motto del nostro nautico "Acta non Verba" è sufficiente per produrre ma non basta per sollecitare attenzione per la nostra categoria.
Ecco perché vedete sulla locandina che promuove quest'incontro cinque loghi : della scuola, delle tre associazioni professionali di categoria,della Stella Maris.
Moralità: vi rendete conto che su una qualsiasi nave vivono svariate etnie le più diverse fra loro?
Tralasciamo le navi da passeggeri e consideriamo una comune postpanamax o nave portacontainer dei tempi nostri. Essa supera i 360 metri di lunghezza fuori tutto, è una piccola isola galleggiante con un equipaggio compreso fra le venti e le trenta persone quasi sempre provenienti da una diecina di paesi diversi il che significa : diversità di razza, colore, religione, modo di vita e linguaggi tra i più diversi. La nave certo non è esente da problematiche, ma le governa e le supera, va e produce.
Non è forse questo un chiaro esempio di convivenza possibile che diamo al mondo terrestre? Non è questo l'esempio del superamento della globalizzazione dell'indifferenza, della integrazione universale con l'abbandono dei naturali piccoli egoismi? Non è questo a cui continuamente ci invita papa Francesco? Cari giovani ecco perché voi sarete ricchi come lo siamo stati noi e ci sentiamo ancora orgogliosamente di esserlo, nonostante la disattenzione generale. Sarete ricchi di questi valori e non solo, perché voi porterete la nostra terra nel mondo intero e promuoverete la sua cultura; con il vostro lavoro porterete all'attenzione in terre lontane il nostro antico e glorioso Istituto nautico ove vi siete formati.
Talvolta vi sentirete soli, certamente, ma troverete sempre, o quasi sempre, un centro della Stella Maris ove volontari vi offriranno, ospitandovi nelle loro sedi, il calore della casa lontana, cercando di farvi sentire a casa vostra.
Siate consapevoli che troverete una vita ricca di valori a 360° ma anche piena di ostacoli e privazioni. Sappiate superare con onore e valore gli ostacoli ma sappiate ancor più cogliere e far fruttificare tutte le positività che essa vi offrirà.
Credo sia superfluo ricordarvi che nell'istituto in cui voi siete stati forgiati, si formarono nel passato e in tempi recenti moltissimi nostri colleghi che si sono distinti non solo nel campo della navigazione, ma anche in tante altre attività, in molti casi ad altissimo livello, in campo universitario, armatoriale, industriale, nelle libere professioni, della medicina e persino nel ministero ecclesiastico. Nel clamore di uno sfortunato avvenimento accaduto qualche tempo fa, i mezzi di comunicazione sembra che abbiano dimenticato o disconosciuto tutto ciò, ma voi ricordatevi sempre che la nostra terra, la penisola sorrentina con i suoi uomini ha fatto e fa la storia della navigazione italiana ed internazionale da ben tre secoli: La fece con Francesco Ciampa nell'ottocento, con Achille Lauro nel novecento, la prosegue in questo nuovo millennio con Gianluigi Aponte.
Questi concisi spunti di riflessione e le considerazioni che vogliono essere augurali per voi, vi vengono fatte, mio tramite, da coloro i quali mezzo secolo fa " nell'ottobre del 1963" si iscrivevano al quinto anno del Nautico. Essi hanno percorso gli oceani del globo terrestre su navi di ogni tipo seguendo e governando - con aggiornamenti continui - la gigantesca ed inimmaginabile evoluzione scientifica e tecnologica. A voi consegniamo fiduciosi i prossimi cinquant'anni.
La maggior parte di loro come chi vi parla, si fregia della medaglia d'oro di lunga navigazione. Sappiate che essa è una medaglia d'onore che viene conferita ai naviganti per decreto del Presidente della Repubblica, non per aver fatto viaggi di lunga navigazione oceanica, come talvolta si pensa, ma per aver lungamente navigato dedicando al mare molti anni della propria vita.
In questo clima di festa consentitemi, in conclusione, di porgere ad ognuno il mio augurio natalizio in un modo forse poco tradizionale ma che vuole, in ogni caso, sintetizzare in maniera sociologica quanto espresso.
Chiudete per un attimo solo gli occhi ed immaginate la nave come il prolungamento delle vostre braccia: in navigazione e nei porti si riunirà tutto l'attraversato e tutto il visitato in esse. Avrete abbracciato il mondo intero con tutto il suo popolo. Sarà l'universo racchiuso nelle esili braccia di una persona: E' questa l'amicizia universale, è questo l'essere fratelli, è questo il Natale, è questa la luce quella vera, è questo quello che auguro a tutti voi: di percepirla, vederla, viverla. AUGURI!!! ».
Il procuratore Fragliasso: "La sfida ora è mantenere questo livello e, se possibile, migliorarlo". Il sindaco Vicinanza: "Qui il mare è diritto di tutti, non lusso per pochi".