Doppia festa nella città delle acque, Castellammare di Stabia ieri si è colorata di azzurro in occasione della festa per la premiazione del tricolore della società napoletana. Se al Maradona è stato un tripudio con la consegna del trofeo atteso per ben 33 anni, la città alle falde del Faito a pochi km dal capoluogo partenopeo si è unita alla grande celebrazione. Castellammare di Stabia, città individuata dalla Prefettura come punto di ritrovo dei tifosi per la festa scudetto, ha risposto presente all'appuntamento. L'azzurro dell'arenile stabiese si è unito all'azzurro del mare che lo costeggia. I due maxischermi hanno fatto da sfondo alla festa e le parole del trainer stabiese Novellino alla vigilia «Io sono a Castellammare, anche qui ci sono solo bandiere del Napoli e si è pronti a festeggiare anche domani» rilasciate alla trasmissione "Radio Goal" su Radio Kiss Kiss Napoli, si sono trasformate in realtà.
Alla gara con la Sampdoria, terminata per 2-0 grazie alle reti di Osimhen e Simeone, la grande protagonista è stata Castellammare di Stabia con il suo calciatore di spicco negli ultimi 20 anni, Fabio Quagliarella che prima dell'inzio del match ha ricevuto dalla curva A una targa «Di Partenope figlio orgoglioso, dal passato beffardo al presente glorioso, sulla nostra maglia il tuo sudore impregnato, dalla tua gente non sarai mai dimenticato. Grazie Fabio». Emozione, standing ovation e lacrime dell'attaccante 40enne all'uscita dal campo accompagnato dalle migliaia di persone che hanno seguito la gara sull'arenile della sua città. Quagliarella commosso ha lasciato il rettangolo verde salutando il suo popolo che nel lontano 2009-2010 ha deliziato con le sue giocate e gonfiato la rete per ben 11 volte, con lo sguardo rivolto verso l'alto ricordando quei momenti e una carriera di altissimo profilo ma lontano dalle sue origini per questioni extracampo. Napoli e Castellammare di Stabia unite nel nome di Fabio Quagliarella.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.