Conferenza stampa del candidato sindaco del centrosinistra Corrado Cuccurullo nei giardini delle Terme Vesuviane, in vista delle elezioni comunali a Torre Annunziata dell’8-9 giugno 2024.
“Ho accettato la candidatura - afferma il docente universitario - consapevole del grave momento che sta vivendo la città, con il Comune commissariato in seguito scioglimento del consiglio comunale. Conto però sulle tante energie presenti nel mondo dell’associazionismo, del volontariato, della cultura e dello sport che possono dare un valido contributo alla rinascita di Torre Annunziata. Energie che saranno utili non solo durante la campagna elettorale, ma anche dopo, qualora gli elettori ci daranno la loro fiducia».
Poi Cuccurullo ha voluto rimarcare la sua non appartenenza a partiti, pur circoscrivendo il campo politico al centrosinistra, «in quanto - afferma - fa parte della mia storia personale e familiare».
“Metterò a disposizione da un lato la mia esperienza didattica con grande attenzione al mondo dei giovani - spiega Cuccurullo -, dall’altro i cinque anni che ho vissuto come presidente della società regionale So.Re.Sa. (Società Regionale per la Sanutà, ndr). Di questa esperienza voglio ricordare il momento drammatico dell’emergenza pandemica che abbiamo vissuto, e come la Campania e So.Re.Sa hanno contribuito ad un risultato eccezionale che ci ha permesso di primeggiare anche rispetto a regioni che per economia e dimensioni sono più avanti di noi».
Poi Cuccurullo ha elencato le sue priorità.
«Quello che vedo oggi attraverso i miei occhi è che esistono tante Torre Annunziata. Esistono due periferie, quella nord e quella sud, che sono molto distanti tra loro, e poi esiste un centro storico che è diventato periferia. Io penso che la prima cosa che ci dobbiamo porre come programma è il recupero del centro storico, magari con un’idea semplice, quello che fondamentalmente Renzo Piano ha codificato con il nome di “rammendo urbano”. Inoltre con l’aiuto dei vertici regionali e nazionali possiamo maturare l’idea di candidare la nostra città a “Capitale italiana della cultura” nei prossimi cinque anni. Perché la nostra storia annovera tantissimi importanti personaggi del mondo della cultura, anche cinematografica, e non solo. E poi chiederò ai sindaci dei diciannove Comuni del Grande Progetto Pompei, di fare una battaglia insieme, ossia di candidare i nostri territori a “Capitale Europea della Cultura”. Siamo il più grande giacimento culturale e ambientale al mondo: dal Vesuvio fino a Monte Faito, con tutta la nostra costa. E’ una sfida che ci dobbiamo porre anche perché le dimensioni urbane non bastano più. Queste sono le idee guida di un programma di carattere generale che avrei piacere di complementare con tanti microprogrammi, ciascuno per quartiere. Mi piacerebbe poi fare un’operazione di recupero della nostra identità, non tanto per ritornare a quella che una volta era la nostra città, ossia delle grandi fabbriche, della cultura operaia. Non ritorneremo mai ad essere la Manchester del Sud, ma non siamo neppure Fort Apache. Spero che l’8 e 9 giugno sia una grande festa democratica - conclude Cuccurullo -, perché dobbiamo recuperare l’astensionismo, il malcontento e soprattutto ricordare che si vota per le amministrative ma anche per le Europee, perché è importante l’idea di un’Europa forte e di un Sud d’Italia deperiferizzato».
Chiuso lo studio medico abusivo dopo le indagini delle fiamme gialle coordinate dalla Procura.