L'odissea dei lavoratori Aticarta liquidati e posti in mobilità non sembra essere ancora finita. "Il 23 febbraio - spiegano gli operai della storica cartiera pompeiana - siamo stati costretti a presidiare l'ufficio amministrativo in località parco Maria di Pompei per protestare contro la decisione del proprietario (gruppo Colleoni di Verona) di chiudere definitivamente l'ufficio e di portare via tutta la documentazione cartacea della ex cartiera in altra sede del nord Italia. Il conte Colleoni - continua gli operai - ancora una volta si defila dalle tante responsabilità che hanno portato alla chiusura della storica cartiera pompeiana". Le maestranze Aticarta sono molto preoccupate per il futuro e non si arrendono. "Da troppo tempo sottostiamo a ricatti e ricattucci di basso profilo morale e sociale. Le notizie dell'ultima ora - spiegano nella loro nota gli operai - a riguardo dell'inizio dei lavori per il centro commerciale, non sono affatto confortanti. Quando sembravano ormai imminenti, i lavori sembrano essersi nuovamente ritardati. Ci hanno raccontato solo tante bugie. La verità è che i lavori, se tutto andrà bene, inizieranno a giugno 2010". Un ritardo che preoccupa molto gli operai, e non solo sotto l'aspetto economico, sicuramente prioritario. "Tutto questo comporterà non pochi problemi al nostro inserimento nel mondo del lavoro - spiegano - Questo nostro comunicato - concludono - si è reso necessario per chiarire la reale situazione dei fatti, che non sempre emerge appieno".
«I ragazzi hanno disputato una buona partita contro una squadra esperta che ha difeso in undici. Sappiamo che la situazione si è complicata, martedì scenderemo in campo con la determinazione di chi sa che nessuno ci ha mai regalato nulla»