«Ritroviamo l’orgoglio di essere di Pimonte». Con queste parole, Francesco Somma ha inaugurato ieri la sede di "SiAmo Pimonte". Prosegue, dunque, il percorso di avvicinamento dei partiti e delle civiche alle prossime elezioni comunali.
«Una comunità fatta di persone perbene, con grandi potenzialità ed intuizioni ma anche grandissimi lavoratori - ha detto Somma - Persone buone, attaccate al proprio paese e alle proprie radici. Persone che non esitano ad aiutarsi nei momenti di difficoltà, così come avvenuto in pandemia. Quest’anno, nelle elezioni che ci attendono, siamo chiamati a riaffermare questi nostri valori e difenderli di fronte alla durezza e alle difficoltà dei tempi che questo nostro paese sta vivendo. Quest’anno si vedrà se siamo all’altezza dei nostri padri e dei nostri nonni e dei sacrifici da loro fatti come promessa alle future generazioni. Abbiamo molto lavoro da fare. Soprattutto per quei giovani che non hanno punti di aggregazione, a partire dal parco giochi per i più piccoli per arrivare a piazze, strutture, luoghi aperti dove praticare ogni tipo di sport. I cittadini di Pimonte non si aspettano che la politica risolva tutti i loro problemi, sanno bene come rimboccarsi le maniche e sudarsi il pane. I cittadini di Pimonte sanno bene quali valori devono trasmettere ai propri figli, non hanno bisogno di nessuno che glielo insegni. Ma percepiscono che è ormai necessario un cambio di priorità per garantire alle future generazioni di Pimonte di vivere in un posto che garantisca buone opportunità per tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche o dal titolo di studio. I cittadini sanno che si può fare di più e adesso lo pretendono. In queste elezioni noi saremo presenti per offrire questa alternativa. Un’alternativa fatta di persone che con le loro competenze ed esperienze possono gestire il duro lavoro che c’è da fare. Perché è facile parlare di turismo, strutture ricettive, sentieristica, enogastronomia. Ma riempirci la bocca di queste parole non ci aiuterà a vederle magicamente realizzate. Servono capacità, competenze, studio approfondito e determinazione nel portare a termine le cose che vengono cominciate. In una parola serve visione. Non dico questo perché pensiamo che esista una Pimonte giusta e una Pimonte sbagliata. Dico questo perché sono convinto che alla fine la vera domanda da farsi prima di andare a votare sarà: che tipo di politica vogliamo per la nostra comunità? Noi vogliamo una politica di speranza. E non parlo della speranza in cose irrealizzabili, non mi fraintendete. Parlo della speranza di rendere la nostra pimonte un posto migliore dove crescere i propri figli, dove i giovani vogliano rimanere per lavorare e farsi una famiglia, dove sia bello invecchiare. Un posto dove i turisti desiderino tornare spesso a soggiornare. Speranza di fronte alle difficoltà. Speranza di Fronte alle incertezze. Io ci credo. Credo che ci aspettino giorni migliori. Credo che questo gruppo di persone unite tra loro e con l’appoggio di tutti, sarà in grado di cambiare il corso della nostra storia. Se sentire anche voi la stessa energia che sento io, la stessa urgenza che sento io, allora non ho nessun dubbio che fra qualche mese questo paese potrà uscire dalla fase difficile in cui si trova. Questa sede che inauguriamo oggi appartiene a tutti voi, riempitela con le vostre idee e con il vostro spirito di cittadini liberi, perché questo siamo: cittadini liberi ed innamoranti della vostra città» ha concluso.
«Nel finale è subentrata la stanchezza per le tante partite ravvicinate, ora affronteremo la battaglia del ritorno con umiltà ed elmetto». Pierobon. «Segnare in una partita così importante è stato incredibile, ora testa alla prossima gara con la consapevolezza che non abbiamo paura di nessuno»