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Un uomo e una donna dell'ambasciata israeliana uccisi a Washington

Agguato all'esterno del Jewish Museum. Arrestato un uomo, è un 30enne di Chicago. Le vittime erano una coppia. Presidente Israele, 'terrore e odio non ci spezzeranno'

tempo di lettura: 4 min
di Ansa
22/05/2025 09:33:45

Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco all'esterno del Jewish Museum di Washington.
La conferma arriva dalla segretaria per la sicurezza interna statunitense, Kristi Noem. "Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi senza motivo vicino al Jewish Museum di Washington DC - scrive su X -. Stiamo indagando per avere più informazioni da condividere. Preghiamo per le famiglie delle vittime. Consegneremo il colpevole alla giustizia".

Secondo quanto riferito dai funzionari ascoltati dai media locali, un uomo è stato visto camminare nei pressi del Jewish Museum di Washington prima di aprire il fuoco, colpendo un uomo e una donna. Il sospettato, inoltre, avrebbe gridato "Free Palestine" durante l'arresto. 

L'uomo arrestato in relazione all'attentato di Washington costato la vita a due dipendenti dell'ambasciata israeliana è un 30enne di Chicago, Elias Rodriguez: lo ha reso noto la responsabile della polizia metropolitana della capitale, Pamela Smith, come riportano i media internazionali.

L'ambasciatore israeliano a Washington, Yechiel Leiter, ha affermato che le vittime dell'attentato della notte scorsa all'esterno del museo ebraico della capitale statunitense erano una coppia che stava per fidanzarsi: lo riporta il Guardian. L'uomo aveva comprato un anello questa settimana "con l'intenzione di fare la proposta di matrimonio la prossima settimana a Gerusalemme", ha aggiunto.

L'uomo accusato di aver ucciso una giovane coppia dipendente dell'ambasciata israeliana a Washington all'esterno dal Museo Ebraico della capitale statunitense mercoledì sera ha aspettato per circa 10 minuti l'arrivo della polizia e si è poi consegnato agli agenti, ai quali ha detto: "L'ho fatto io, l'ho fatto per Gaza. Liberate la Palestina!": lo ha detto alla Cnn una testimone oculare, Sara Marinuzzi. Secondo la donna, l'uomo ha finto di essere un "testimone" dell'attacco: il killer ha chiesto alla sicurezza del museo di chiamare la polizia e "le guardie di sicurezza gli hanno offerto dell'acqua, cercando di confortarlo - ha raccontato Marinuzzi -. Aveva un comportamento piuttosto irregolare, (le guardie) hanno pensato che avesse assistito alla sparatoria".

L'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon parla di "depravato atto di terrorismo antisemita". "Fare dal male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa- scrive su X -. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro il responsabile di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i propri cittadini e rappresentanti, ovunque nel mondo". 

 "Questi orribili omicidi, basati ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ORA! - scrive Donald Trump su Truth -. Odio e radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti. Condoglianze alle famiglie delle vittime. È così triste che cose del genere possano ancora succedere. Che Dio vi benedica tutti!". 

Condanna è arriva anche dal Segretario di Stato Usa Marco Rubio. "Si è trattato di un atto sfacciato di violenza vile e antisemita - scrive su X -. Non ci siano dubbi: rintracceremo i responsabili e li assicureremo alla giustizia". 

"Sono sconvolto dalle scene di Washington DC. Questo è un atto spregevole di odio, di antisemitismo, che ha causato la morte di due giovani dipendenti dell'ambasciata israeliana": così il presidente israeliano Isaac Herzog su X. "I nostri cuori sono con i cari delle vittime e le nostre preghiere immediate sono rivolte ai feriti. Invio il mio pieno sostegno all'Ambasciatore e a tutto il personale dell'ambasciata. Siamo al fianco della comunità ebraica a Washington DC e in tutti gli Stati Uniti - prosegue -. America e Israele saranno uniti in difesa del nostro popolo e dei nostri valori comuni. Il terrore e l'odio non ci spezzeranno".

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha affermato che l'attentato di ieri sera a Washington è frutto della "selvaggia istigazione" contro Israele. Netanyahu ha annunciato inoltre di aver ordinato un rafforzamento della sicurezza nelle missioni diplomatiche del Paese in tutto il mondo.

"Il primo ministro Benyamin Netanyahu è profondamente scioccato per l'orrendo attentato antisemita in cui sono stati assassinati due membri del personale dell'ambasciata israeliana a Washington". Lo scrive in una nota l'ufficio del premier, aggiungendo che Netanyahu ha ricevuto un aggiornamento immediato sui dettagli dell'accaduto dall'ambasciatore di Israele negli Stati Uniti, Yehiel Leiter, esprimendo il suo sostegno a lui e a tutto il personale dell'ambasciata.

"Il procuratore generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, ha parlato con il primo ministro Benyamin Netanyahu fornendogli tutte le informazioni disponibili sull'attentato a Washington in cui sono stati uccisi due dipendenti dell'ambasciata israeliana, sottolineando che il presidente Donald Trump è direttamente coinvolto nella gestione dell'incidente e che gli Stati Uniti si impegneranno a portare l'assassino davanti alla giustizia". Lo riferisce l'ufficio di Netanyahu.

In un post su X, il ministro israeliano Amichai Chikli scrive che una delle vittime dell'attentato a Washington è Yaron Lischinsky, 28 anni, lavorava nel dipartimento politico dell'ambasciata israeliana a Washington. Sulla sua pagina LinkedIn aveva scritto: "Credo fermamente nella visione delineata negli Accordi di Abramo e credo che ampliare il cerchio della pace con i nostri vicini arabi e perseguire la cooperazione regionale sia nel migliore interesse dello Stato di Israele e del Medio Oriente nel suo complesso. A tal fine, sostengo il dialogo interreligioso e la comprensione interculturale". Non è stato ancora reso noto il nome della seconda vittima, la compagna di Lischinsky, anche lei impiegata presso l'ambasciata.

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