Saranno 7 professionisti a contendersi l’incarico per la realizzazione del progetto di riqualificazione della Villa Gabola. Il polmone verde della città, che ha riaperto al pubblico lo scorso 24 giugno, diventerà una “art factory” in linea con le indicazioni della scheda presentata e approvata dalla Regione Campania, a seguito della firma dell’accordo di programma firmato il 9 dicembre 2019 tra il sindaco Gaetano Cimmino e il governatore Vincenzo De Luca. Un progetto da 2 milioni e 800mila euro per realizzare un centro polifunzionale per giovani e anziani all’interno della storica villa, che la signora Baker all'inizio del secolo scorso trasformò in una pensione per accogliere turisti che si recavano a Castellammare per le cure termali. La manifestazione di interesse per la presentazione delle domande da parte dei professionisti interessati alla redazione del progetto si è conclusa lo scorso 5 maggio. E a seguire si è insediata la commissione, che ha individuato i profili idonei rispetto ai requisiti previsti dall’avviso pubblico.
Ed ora tra questi 7 tecnici emergerà il progettista dell’opera che costituirà un importante fattore di riqualificazione del tessuto urbano e sociale dell’intero rione San Marco. Tra le ipotesi progettuali presentate per quell’area, nei mesi scorsi, c’è stata anche la proposta della dirigente del liceo Severi, intenzionata a trasferire lì una sede distaccata della scuola, previa accordo con Città Metropolitana. Ma nelle linee declinate nell’art factory rientra una pluralità di interventi che andrà ad inglobare anche il restyling dell’intero parco, oggi riaperto al pubblico a seguito di una prolungata attività di manutenzione. Con la recente rimodulazione degli orari, grazie all’impiego di un dipendente comunale ad hoc, Villa Gabola resterò aperta tutte le mattine dal lunedì al sabato tra le ore 8:30 e le ore 13:00, con aperture pomeridiane previste per il martedì e il giovedì tra le ore 16:00 e le ore 20:30.
Ma ora l’impegno dell’amministrazione consiste nel dar seguito al progetto di riqualificazione di quell’area, che si innesta nel programma dei fondi del Piano Integrato Città Sostenibile (Pics) che ha consentito all’ente comunale di recuperare il terreno perduto nel precedente quadriennio e di recuperare dal 2018 ad oggi un tesoretto da 12 milioni di euro nell’ambito della programmazione dei fondi europei 2014-2020. Le altre opere incluse nell’accordo di programma, in particolare, consistono nel restyling di viale Ippocastani e nella realizzazione del Museo civico, per i quali già sono stati individuati i progettisti, a cui si aggiunge la riqualificazione di Palazzo Pace, per il quale la gara per definire il progettista è tuttora in corso.
«Dobbiamo lavorare su un doppio binario: quotidianità e progettualità. Bisogna restituire a Castellammare i suoi asset».