A Castellammare di Stabia si riaccende il dibattito sulla sicurezza urbana e sulle condizioni di lavoro della polizia municipale. Il Coordinamento Sindacale Autonomo (Csa), attraverso una nota ufficiale inviata al sindaco Luigi Vicinanza, ha espresso preoccupazioni e avanzato proposte concrete per il miglioramento delle condizioni degli agenti impiegati nel progetto di potenziamento dei servizi di controllo nelle cosiddette "Zone Rosse".
Nel documento, il CSA sottolinea come l’attivazione di questi servizi ponga “l'irrisolto dilemma della cosiddetta sicurezza urbana, termine con il quale le Amministrazioni Locali sono gravate dell'onere di garantire la vivibilità delle proprie città prioritariamente attraverso l'impiego del personale di polizia locale”. Tuttavia, il sindacato lamenta il mancato coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nella definizione del piano di intervento, evidenziando che la collaborazione avrebbe potuto garantire soluzioni più efficaci per la tutela degli operatori.
Uno dei punti centrali della denuncia riguarda la mancanza di strumenti adeguati per gli agenti della Polizia Municipale, che si trovano a operare in contesti critici senza le necessarie dotazioni. “Lo sforzo che si chiede agli appartenenti al Corpo non può essere compensato con i soli incentivi economici per prestazione. La stessa annunciata, e non ancora concretizzata, previsione del riconoscimento dell'indennità di ordine pubblico non riuscirebbe a colmare il divario strumentale con le forze di polizia statali”. In altre parole, gli agenti municipali si trovano ad affrontare situazioni di rischio senza disporre degli stessi strumenti di tutela delle forze di polizia nazionali.
Particolarmente critica è la gestione operativa dei controlli nelle "Zone Rosse". Il sindacato evidenzia che gli agenti non possono verificare direttamente la presenza di vincoli su un veicolo o se una persona fermata sia destinataria di provvedimenti di polizia. “L'istituzione di una zona rossa è un atto attraverso il quale si è individuato un particolare contesto che mina la sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici. È ovvio che ci troviamo di fronte a un contesto non ordinario e pertanto il rischio aumenta anche per gli operatori della sicurezza”. La pericolosità delle condizioni di lavoro si traduce in una maggiore esposizione agli episodi di aggressione, come dimostrano i numerosi casi registrati in tutta Italia.
Il CSA riconosce la sensibilità dell’amministrazione sul tema della sicurezza, ma chiede azioni concrete per migliorare la condizione lavorativa degli agenti. “Se Roma non si muove, iniziamo da Castellammare di Stabia. Utilizziamo una parte dei proventi delle sanzioni ex art. 208 C.d.S. per concedere un beneficio di natura assistenziale, e nello specifico un sostegno al reddito della famiglia, così come previsto dall'art. 72 del CCNL 2018, per tutti gli appartenenti al Corpo della Polizia Municipale di Castellammare di Stabia che subiscono infortuni durante l'espletamento del proprio servizio”.
Si tratta di una richiesta che mira a garantire non solo un supporto economico agli agenti vittime di incidenti sul lavoro, ma anche a riconoscere l’alto livello di rischio cui sono quotidianamente esposti. Il sindacato auspica che questa proposta venga approvata e che in futuro vi sia un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano la sicurezza e l’operatività della Polizia Municipale.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»