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Castellammare - Luminarie ed eventi, la minoranza attacca: «Non inclusivi, periferie dimenticate»

Cimmino e D’Amora: «Quando si parla di iniziative rivolte a tutta la città si dimentica che anche le periferie fanno parte a pieno titolo di Castellammare di Stabia».

tempo di lettura: 2 min
31/12/2025 12:03:15

Il cartellone degli eventi natalizi finisce al centro della polemica politica. I consiglieri comunali di minoranza Antonio Cimmino e Gisella D’Amora intervengono con un duro comunicato per replicare alle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale, che aveva rivendicato una programmazione pensata per rispondere alle esigenze dell’intera città.

Secondo i due esponenti dell’opposizione, però, la realtà sarebbe ben diversa. «Quando si parla di iniziative rivolte a tutta la città – affermano – si dimentica che anche le periferie fanno parte a pieno titolo di Castellammare di Stabia». Molti quartieri, denunciano Cimmino e D’Amora, sarebbero rimasti esclusi sia dagli eventi natalizi sia da una programmazione adeguata, alimentando la percezione di una città divisa tra “zone di serie A e zone di serie B”.

Nel mirino finisce anche la distribuzione delle luminarie natalizie, giudicata tutt’altro che equa. Secondo i consiglieri di minoranza, le installazioni sembrerebbero seguire più la presenza di consiglieri “di zona” che criteri oggettivi e di riequilibrio territoriale. Una scelta che, a loro avviso, non rispetta il principio di pari attenzione verso tutti i cittadini.

Pur riconoscendo che i costi delle luminarie siano stati interamente sostenuti dall’Amministrazione comunale, Cimmino e D’Amora sottolineano come il problema non sia solo economico. «Conta anche la qualità del risultato – spiegano – che purtroppo appare modesta e incapace di restituire decoro e una vera atmosfera natalizia alla città».

Particolarmente critica, secondo la minoranza, è la situazione della Villa Comunale, spesso al buio e quasi del tutto priva di eventi significativi. «Un luogo simbolo di Castellammare – si legge nel comunicato – che avrebbe dovuto rappresentare il cuore delle iniziative natalizie è stato invece marginalizzato», senza una programmazione in grado di attrarre cittadini, famiglie e visitatori.

Nel confronto con il passato, i consiglieri ricordano l’esperienza del 2018, quando – con il compianto assessore Lello Radice – furono organizzati 22 eventi in un solo mese, con concerti gratuiti in Villa Comunale di artisti come Sal Da Vinci ed Enzo Avitabile. «Quella era una programmazione inclusiva – sottolineano – capace di valorizzare l’intera città e di sostenere realmente il commercio locale».

Da qui l’appello finale all’Amministrazione: il dialogo, secondo Cimmino e D’Amora, non può limitarsi a tavoli permanenti o comunicati formali. «Servono scelte concrete, qualità e una visione che non lasci indietro nessun quartiere». È su questi elementi, concludono, che l’operato dell’Amministrazione sarà giudicato dai cittadini.

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