Le dimissioni irrevocabili del consigliere comunale Sandro Ruotolo, esponente del Partito Democratico ed europarlamentare, continuano a far discutere e accendono il confronto politico in città. A intervenire con parole dure è il sindaco Luigi Vicinanza, che definisce la scelta di Ruotolo «un errore politico» e respinge al mittente le accuse rivolte all’amministrazione comunale.
Secondo il primo cittadino, Ruotolo avrebbe individuato correttamente il problema – la presenza storica della camorra sul territorio stabiese – senza però indicare soluzioni concrete. «La diagnosi c’è, ma manca la terapia – afferma Vicinanza –. Non basta dire che la camorra esiste, serve trovare le ricette giuste per contrastarla. È quello che la mia amministrazione sta facendo».
Il sindaco contesta anche il contributo politico offerto da Ruotolo durante il suo mandato in Consiglio comunale. «Da europarlamentare e da consigliere comunale avrebbe dovuto dare un contributo alla ripartenza dopo anni di sfasciume – sottolinea –. Invece si è limitato, come ha dichiarato lui stesso, a dare il mio numero di telefono al commissario europeo Fitto, che non mi ha mai chiamato».
Nel mirino di Vicinanza finiscono inoltre le critiche di Ruotolo alle liste civiche che sostengono l’attuale amministrazione, definite dall’europarlamentare come possibili “veicoli” della criminalità organizzata. «Se così fosse, lo accerterà la magistratura – replica il sindaco –. Anzi, ben venga l’attenzione delle forze dell’ordine e della Prefettura, a tutela delle tante persone perbene che vivono e lavorano in questa città». Vicinanza ricorda inoltre che quelle stesse liste civiche «erano già presenti al tavolo del centrosinistra e si riunivano nella sede del PD, il partito di Ruotolo, ben prima della mia candidatura a sindaco».
Il primo cittadino rivela anche un retroscena politico: «Avevo proposto a Ruotolo di ricoprire il ruolo di assessore alla Legalità, per dare un contributo concreto al governo della città. Non mi ha mai risposto, né ha spiegato le sue ragioni in Consiglio comunale».
Infine, Vicinanza lancia una riflessione che va oltre lo scontro personale: «Se questa amministrazione dovesse andare via, la camorra si sentirebbe più debole o più forte? Io credo che la criminalità organizzata sia stata favorita per troppi anni dalla debolezza della politica e dalla discontinuità amministrativa». Da qui l’accusa finale: «Ruotolo tifa ancora per un lungo commissariamento della città. Mi dispiace».
Parole che certificano una frattura profonda nel campo del centrosinistra stabiese e che aprono una nuova fase di tensione politica, mentre Castellammare di Stabia resta al centro del dibattito su legalità, governo del territorio e futuro amministrativo della città.
La soddisfazione del tecnico gialloblù. «Felice per la squadra, questo gruppo ha superato fulmini e tempeste»
