Un’occasione irripetibile per Castellammare di Stabia rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione sprecata. A denunciarlo, in un documento indirizzato al sindaco Luigi Vicinanza e ai gruppi della coalizione, è il gruppo consiliare BP-Democratici e Progressisti che mette nero su bianco le criticità e le omissioni che gravano sulla città.
“Abbiamo insistito spesso in questi mesi - scrivono - sulla necessità che si apra un confronto sia in aula sia con la città, per affrontare problemi da tempo sul tavolo e mai risolti, sulle procedure e le scelte operate dalla Commissione Straordinaria e per definire in definitiva priorità e obiettivi”. Il documento elenca una lunga serie di questioni: dal PUC al Piano spiagge, dall’utilizzo dei fondi PNRR e CIS fino al destino di progetti chiave come Savorito e le Antiche Terme. “Ci riferiamo - sottolineano - anche ai fondi stanziati per Fincantieri e il Porto. Ricordiamo che grazie al programma PRIUS a Castellammare sono stati assegnati 22 milioni, ma all’orizzonte ancora deve essere programmata una discussione sul loro impiego”. Il gruppo consiliare parla esplicitamente di risorse perse o bloccate: “Non sembri un’esagerazione ma stiamo parlando di oltre 100 milioni di euro, più delle risorse, per capirci, che ottenemmo con il Contratto d’Area”.
Entrando nel dettaglio, si citano “35 milioni della delibera Cipe 2019 per il Porto Antico e Fincantieri, non utilizzati per responsabilità della Regione, dell’Autorità Portuale e in parte della stessa Fincantieri” e i “15 milioni per Savorito, che rischiano la revoca a causa di ritardi ed errori intervenuti dal 2022 ad oggi”. Anche sul recupero delle Antiche Terme il giudizio è netto: “Si tratta di un progetto strategico per il rilancio del termalismo a Castellammare, per il Centro Antico, per salvaguardare e valorizzare le nostre acque minerali. Com’è stato possibile arrivare alle considerazioni della Soprintendenza senza che mai nessun tecnico del Comune si sia accorto di nulla?”. A questo si aggiungono i 361 milioni del PNRR destinati ai porti di Napoli, Salerno e Castellammare, risorse che “l’Autorità Portuale negli anni scorsi non ha impegnato neanche in minima parte per il nostro Porto. Sarebbe bastato destinare almeno le risorse necessarie per abbattere i silos e rimettere a posto i volumi abbandonati. Ma non è accaduto e nessuno ha protestato”. Il testo mette in fila anche i ritardi sulle infrastrutture: “I 30 milioni per la linea ferroviaria Gragnano-Castellammare-Torre Annunziata saranno utilizzati solo per la tratta Gragnano-Castellammare. I tempi si allungheranno di molto, è un fatto che ci preoccupa”.
Il tono è critico non solo verso le istituzioni esterne, ma anche verso l’amministrazione locale: “Castellammare merita rispetto, ma dobbiamo sapere che farci ascoltare dipende anche da noi, con la capacità di presentarci ai tavoli con progetti concreti e un programma serio. Due fatti di questi giorni dimostrano che non ci siamo”. Si fa riferimento, da un lato, al protocollo con l’Autorità Portuale per l’abbattimento dei silos – “non è vero che tutto è pronto, occorrerebbe maggiore prudenza nel diffondere informazioni non veritiere” – e, dall’altro, all’inaugurazione del parcheggio di viale Europa, “un’opera utile ma consegnata con sei anni di ritardo, celebrata in pompa magna nonostante non sia completata”. Il documento si chiude con un appello: “Abbiamo tutti il dovere di indicare quanto di nostro stiamo mettendo in campo. Speriamo molto che a fronte di un quadro così complesso, la priorità non diventi comporre le esigenze di chi reclama un posto in giunta. Noi non abbiamo richieste da fare né posti da rivendicare, ma solleviamo temi, sollecitiamo l’attenzione su scelte che pensiamo siano sbagliate e reclamiamo una programmazione che manca". Un monito chiaro, che fotografa il rischio di un futuro sospeso tra progetti incompiuti e fondi che rischiano di svanire.
La soddisfazione del tecnico. «Di questa partita mi porto dietro la personalità e la voglia di conquistare i 3 punti»