Il tema dei parcheggi a Castellammare di Stabia continua a essere uno dei nodi irrisolti della mobilità cittadina. Mentre si registra un passo avanti con l’ampliamento dell’autorimessa della stazione Stabia Scavi, che porterà 150 nuovi posti auto a disposizione dei cittadini e dei turisti, il resto del piano sosta sembra essere ancora avvolto nell’incertezza.
L’ampliamento dell’autorimessa della stazione rappresenta sicuramente una notizia positiva per chi ogni giorno si muove tra il centro e le zone limitrofe, offrendo una soluzione strategica per chi utilizza il trasporto pubblico o cerca un parcheggio più comodo per accedere al cuore della città. Tuttavia, al di fuori di questo intervento, il futuro della sosta a Castellammare appare poco delineato. Il piano urbano della mobilità non è al centro delle priorità dell’amministrazione comunale, e attualmente non sono previsti ampliamenti o nuove aree di parcheggio in zone nevralgiche come il lungomare o le aree più congestionate del centro.
Uno dei punti più controversi riguarda l’area di sosta accanto alle Antiche Terme, un progetto che ha generato divisioni e polemiche. Da un lato, c’è chi ritiene questa soluzione essenziale per migliorare la viabilità e offrire un servizio utile in previsione di una futura riqualificazione della storica struttura termale. Dall’altro, però, ci sono forti resistenze legate a possibili criticità ambientali: il rischio di inquinamento delle falde acquifere è una delle principali preoccupazioni di chi si oppone alla realizzazione del parcheggio. Un dibattito che per ora non ha trovato una sintesi e che continua a pesare sulle prospettive dell’area.
Mentre in altre città si punta su un modello di mobilità più sostenibile, con un mix tra nuove aree di sosta, isole pedonali e potenziamento del trasporto pubblico, a Castellammare il tema della sosta resta in bilico tra necessità e mancanza di programmazione a lungo termine. Alcuni progetti ipotizzati in passato sono stati sospesi, altri rimangono sulla carta, mentre il fabbisogno di parcheggi continua a crescere, soprattutto nelle zone centrali e lungo il litorale.
La necessità di una pianificazione strutturata diventa sempre più evidente, soprattutto in vista della stagione turistica, quando il traffico aumenta in modo esponenziale e la difficoltà nel trovare parcheggio diventa un problema ancora più pressante. Senza un piano urbano della mobilità chiaro e interventi mirati, il rischio è che le piccole soluzioni tampone, come i nuovi posti nell’autorimessa della stazione, non siano sufficienti a rispondere alle esigenze di una città che ha bisogno di una visione più ampia per la gestione della viabilità e della sosta.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»