Il render del nuovo progetto per il Rione Savorito
Dopo la perdita dei finanziamenti PNRR destinati alla riqualificazione del Rione Savorito, a intervenire con una nota durissima è il coordinatore cittadino di Forza Italia, Nello Di Nardo, che definisce quanto accaduto “una vergognosa messinscena per nascondere un fallimento epocale”.
Al centro dell’accusa ci sono i 15 milioni di euro del programma PINQuA, successivamente confluiti nel PNRR, che sarebbero andati perduti per “mesi di ritardi, confusione gestionale, gare bandite fuori tempo, contenziosi e incapacità di rispettare le scadenze europee”. Un disastro amministrativo, secondo Di Nardo, interamente attribuibile alla maggioranza che sostiene il sindaco Luigi Vicinanza.
“Parlano di dignità, ma hanno fatto perdere i fondi che dovevano restituirla ai residenti”
Nel mirino del coordinatore azzurro finisce in particolare una dichiarazione del sindaco, secondo cui l’amministrazione avrebbe “il dovere di rispettare la dignità dei residenti del quartiere che da 45 anni vivono in alloggi temporanei”. Una frase che Di Nardo definisce “gravissima”, perché pronunciata – sostiene – proprio da chi ha fatto perdere i fondi che avrebbero permesso di restituire dignità alle famiglie del Savorito.
“Un tentativo maldestro di capovolgere la realtà – scrive – calpestano la dignità dei residenti mentre fingono di difenderla”.
Le reazioni della maggioranza e la replica degli azzurri
Non risparmia critiche nemmeno al Partito Democratico: il capogruppo dem parla di “vergogna lunga quasi mezzo secolo”, ma per Di Nardo la vergogna vera non risale a 50 anni fa: “È stata prodotta oggi, da questa amministrazione”.
Poi il riferimento alle dichiarazioni del partito di maggioranza, che parla di “scelta di coraggio e giustizia sociale”: “Di quale coraggio parliamo? – attacca – È coraggioso perdere 15 milioni e poi scaricare tutto sul bilancio comunale? È giustizia sociale indebitare la città per 21 milioni di euro con un mutuo flessibile della Cassa Depositi e Prestiti che pagheranno cittadini, figli e forse nipoti?”.
“Ora chiedono al centrodestra di rimediare: è teatro dell’assurdo”
Di Nardo definisce “grottesco” l’appello di un consigliere di maggioranza che ha chiesto al centrodestra di coinvolgere il Governo per recuperare il progetto Savorito: “Dimentica – afferma – che proprio il centrodestra aveva portato a Castellammare quei 15 milioni. Erano fondi ottenuti, reali. Questa maggioranza li ha persi e ora chiede alla minoranza di rimediare alla sua inettitudine”.
“21 milioni di mutuo: la città paga il prezzo dell’incapacità amministrativa”
Secondo il coordinatore di Forza Italia, la città sta pagando un prezzo altissimo: “Ventuno milioni di mutuo sulle spalle dei cittadini solo perché chi governa non è stato capace di portare a termine ciò che era già stato finanziato. È un cortocircuito politico che trascina Castellammare sull’orlo del baratro finanziario e della perdita di credibilità istituzionale”.
Il Rione Savorito, conclude Di Nardo, non sarebbe dunque un modello – come affermato dal sindaco – ma “il simbolo di un fallimento politico, amministrativo e morale senza precedenti”.
“Serve verità, competenza e serietà”
L’affondo finale è contro quello che Di Nardo definisce il “modello Vicinanza”: “Un modello in cui si perdono finanziamenti ma si parla di successo, si accumulano debiti ma si invoca il coraggio, si calpestano anni di lavoro altrui e poi si chiede agli altri di rimediare. Un modello che non esiste in nessun manuale… e per fortuna in nessun’altra città”.
Il coordinatore cittadino – e senatore – di Forza Italia chiude con un appello netto: “Castellammare merita amministratori capaci, non narratori di favole; persone che costruiscono il futuro, non che lo barattano con slogan e mutui milionari”.
Il tecnico gialloblù analizza il momento della squadra e carica l’ambiente in vista della sfida al “Menti” contro la capolista di Bianco.
