«Il cantiere navale di Castellammare di Stabia rappresenta un tratto distintivo della nostra storia, che ha reso orgogliose intere generazioni di stabiesi, ed è per tante operaie e tanti operai fonte di reddito e di sostentamento. Inoltre, per tanti giovani quel cantiere rappresenta una speranza di costruire qui, nella propria città, una vita e un’avvenire fondati sulla dignità del lavoro». Lo ricordano i rappresentanti sindacali FIM CISL FIOM CGIL UILM UIL dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia alla vigilia della manifestazione cittadina indetta a seguito delle preoccupanti notizie dei giorni scorsi circa il futuro del cantiere.
«I progetti recentemente resi noti - sttolineano - mettono seriamente in discussione il futuro di questo cantiere: lo spostamento di alcune attività, e il restringimento delle aree portuali dedicate alla cantieristica, rischiano di pregiudicare definitivamente la possibilità di costruire navi, attività cui è vocato questo cantiere e che deve restare obiettivo prioritario della politica e delle istituzioni a tutti i livelli. Siamo contrari, infatti, all’idea di “declassare” il cantiere navale, facendolo diventare una sorta di officina destinata a riparazioni e piccole lavorazioni; pensiamo, al contrario, che Castellammare debba, come accade da secoli, produrre e varare navi. Naturalmente siamo favorevoli allo sviluppo turistico del territorio: il turismo può, e anzi deve rappresentare una leva fondamentale del nostro sviluppo, per creare buona occupazione o soprattutto per valorizzare il nostro territorio. Questo sviluppo turistico deve passare attraverso la valorizzazione dell’ambiente e della sua biodiversità, della storia del territorio e del suo patrimonio ambientale, oltre che del suo enorme portato culturale e gastronomico. Perciò pensiamo che il turismo nella nostra terra vada incentivato puntando sulla rigenerazione urbana, sulla bonifica del Fiume Sarno, sulla mobilità sostenibile, sul recupero dei quartieri degradati, sulla ristorazione e sull’accoglienza di qualità che si realizza valorizzando le maestranze e le produzioni del territorio. Il cantiere navale non è in alcun modo in conflitto con lo sviluppo turistico: sono altre, semmai, le criticità da risolvere che frenano l’arrivo dei turisti, come appunto l’inquinamento del Fiume Sarno e la pervasività della presenza camorristica. Per affermare queste idee, e soprattutto per coinvolgere tutte le cittadine e i cittadini stabiesi in questa rivendicazione di un futuro per la nostra Città, che sappia coniugare industria e turismo, ambiente e diritti, abbiamo indetto una manifestazione cittadina per il prossimo venerdì, 30 luglio 2021, alle ore 18:00 dai cancelli della fabbrica con conclusione presso la Cassa Armonica».
Video del Parco Archeologico di Pompei.