Due immobili confiscati alla criminalità organizzata diventeranno presto beni comuni a servizio della collettività. A deciderlo è stata la giunta guidata dal sindaco Luigi Vicinanza, che con una delibera ha espresso formale manifestazione d’interesse per acquisire al patrimonio indisponibile dell’ente due unità immobiliari sottratte alla camorra con sentenza definitiva della Corte d’Appello di Napoli. Gli immobili - un’abitazione con cortile in via Partoria e un appartamento in via Campo di Mola - entreranno a far parte del patrimonio comunale per essere trasformati in spazi sociali, da destinare alla promozione dell’inclusione e al rafforzamento di infrastrutture e servizi per i cittadini, con particolare attenzione alle fasce più fragili.
Gli immobili, si legge nel provvedimento, saranno destinati alla gestione diretta o affidati a terzi tramite progetti mirati, con l’obbligo di attivare il riuso entro un anno dalla consegna. Un impegno che non si limita alla semplice acquisizione, ma che guarda già avanti: saranno previste le risorse necessarie per la gestione e manutenzione dei beni nei prossimi strumenti di programmazione finanziaria. Inoltre, il Comune si impegna a rendere pubbliche mensilmente le informazioni relative all’uso di questi beni, in nome della trasparenza e della legalità.
Dalla confisca alla restituzione: così la città trasforma le ferite in opportunità, rendendo visibile quel filo sottile che unisce giustizia, buona amministrazione e dignità dei luoghi. Un atto che può rappresentare un importante segnale politico e civile, al fine di rigenerare il territorio sul solco della legalità, creando anche nuove opportunità di crescita e coesione sociale.
«Non ci siamo accontentati del pareggio, questa è la vittoria della nostra gente, del ds, del presidente e della società tutta. Ora testa alla Cremonese, dispiace avere solo pochi giorni per preparare la partita».