Il comune di Castellammare di Stabia ha recentemente approvato una significativa delibera, presentata dall’Assessore all’Educazione, all’Identità Stabiese, Pari Opportunità, Scuola, Formazione, Marketing Territoriale e Politiche Giovanili, la Dott.ssa Annalisa Di Nuzzo. La giunta comunale, con votazione unanime, ha deciso di concedere il patrocinio e di collaborare attivamente per l’organizzazione della manifestazione “Vesuvio Pride 2025”, che si svolgerà il 20 settembre 2025.
Sul punto si è espresso il consigliere comunale Mario D’Apuzzo:
Apprendo con sconcerto che il Comune di Castellammare di Stabia ha concesso patrocinio morale e sostegno economico – pari a trentamila euro – a una manifestazione in stile Gay Pride, organizzata con la solita retorica dell’inclusione, ma in realtà ben lontana dalle reali esigenze della collettività. Nel mio ruolo di consigliere comunale, non posso che esprimere il mio dissenso profondo di fronte a una scelta che considero discutibile sia dal punto di vista simbolico che economico. Se è vero che il cosiddetto “terzo genere” ha conquistato uno spazio nella società e che sono stati compiuti – anche sul piano legislativo – importanti passi avanti, è altrettanto vero che certe battaglie devono mantenere dignità e coerenza, non trasformarsi in carnevali ideologici. Ognuno è libero di manifestare, e io sono libero – altrettanto – di esprimere il mio giudizio: non da censore, ma da cittadino che considera l’ostentazione un boomerang culturale, e lo sperpero di fondi pubblici un insulto alla povertà amministrativa di questa città. Il punto, però, è ancora più grave. Questo evento si inserisce in un teatrino molto più ampio e ormai ricorrente: un’amministrazione avvezza allo sperpero, che organizza feste, annuncia miracoli, si fotografa con le bandiere, ma intanto Castellammare resta ferma, senza servizi, senza progetti, senza visione. Parlano di “mare restituito”, come se fino a ieri qualcuno – forse una divinità capricciosa – lo avesse requisito. Ma quel mare era lì da sempre: la “restituzione” è solo uno slogan, una scusa per fare un’altra passerella con tanto di palco, luci e buffet. Hanno perfino celebrato “l’apertura delle Terme”… senza Terme., spendendo un occhio della fronte, nessun impianto funzionante, nessun piano di rilancio vero, solo un altro evento propagandistico in una città dove tutto si inaugura, nulla si costruisce, e le urgenze vere vengono ignorate. Ed eccoci ora con trentamila euro buttati per un’altra “festicciola”, tra slogan arcobaleno e autocelebrazione, mentre restano irrisolti problemi enormi: strade dissestate, scuole abbandonate, giovani che fuggono, turismo che langue. Caro Sindaco, cara Giunta: quei trentamila euro sono soldi nostri. E ogni centesimo sprecato per fare scena è un’offesa a chi paga le tasse, a chi aspetta una casa popolare, a chi chiede servizi sanitari, sociali, educativi.
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Si voterà il 15 e 16 dicembre.